IL PROGETTO ELABORATO A CANICATTINI PER L'ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA IN 15 COMUNI DELLA PROVINCIA SI COLLOCA AL 1° POSTO E VIENE AMMESSO A FINANZIAMENTO
Canicattini Bagni si conferma laboratorio progettuale di sviluppo sostenibile e il sistema coordinato dal sindaco Paolo Amenta, modello di "buona prassi" a cui altre realtà amministrative e di analisi, guardano con attenzione. Da Canicattini Bagni, infatti, grazie alla grande professionalità della struttura tecnica del Gal Val d'Anapo, e le professionalità chiamate a raccolta dal sindaco Paolo Amenta, sono stati elaborati e presentati progetti d'interesse collettivo non solo per la città ma per l'intero territorio del Comprensorio montano, costiero e agrumicolo della provincia di Siracusa.
E mentre i PIST sono ancora all'attenzione dei vari livelli di controlli, il progetto PISU "Sistema Integrato per i servizi e gli interventi domiciliari nelle terre di Thapsos Megara Hyblon Tukles", sui servizi integrati tesi al miglioramento della qualità della vita dei cittadini del Comprensorio, a valere sull'Asse VI "Sviluppo Urbano Sostenibile", linee d'intervento 6.14.4. del PO FESR 2007/2013, ha superato brillantemente tutti i livelli di valutazione, collocandosi al primo posto della graduatoria con punti 50,89 e pertanto, come comunicato nei giorni scorsi dal dirigente regionale del servizio, dottor Pietro Fina, con nota protocollo n. 51555, tra i progetti ammessi a finanziamento per un importo di 4 milioni e 500 mila di euro. Il PISU, che ha quale Comune capofila Augusta, in quanto centro più grande in termini di abitanti, ma con coordinatore ancora il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, che ne ha seguito tutte le procedure con la supervisione del sociologo dottor Sebastiano Scaglione, è il frutto dell'analisi dei bisogni del territorio, in termini di welfare urbano, elaborati in sinergia da esperti quali appunto Scaglione, la struttura tecnica del Gal Val d'Anapo, e il direttore generale del Comune di Augusta, ing. Gaetano Petracca. Il progetto, tra le altre cose, non ha subito alcuna decurtazione rispetto al piano finanziario previsto, a testimonianza della valenza e dell'innovazione dello stesso. «Questa è la riprova - ha detto il sindaco Paolo Amenta - di come lo stare e lavorare insieme, fare rete e sistema, al di la delle appartenenze, avendo come unico obiettivo gli interessi collettivi, i cittadini ed il territorio, alla fine si dimostra, come sosteniamo da tempo con la nostra esperienza amministrativa, qui in un piccolo centro come Canicattini Bagni, l'unica strada percorribile per creare iniziative di sviluppo e di crescita. Il progetto sui servizi di assistenza domiciliare integrata, grazie alle professionalità che l'hanno elaborato e progettato, oltre ad essere un modello di come si possano diminuire i costi dell'assistenza garantendo servizi di alta qualità a pari dei parametri europei. E nello stesso tempo creare ricchezza ed occupazione nel territorio». Il "Sistema Integrato per i servizi e gli interventi domiciliari nelle terre di Thapsos Megara Hyblon Tukles", che ha nella sua centralità, così come tutto il sistema di sviluppo concertato dai Comuni aderenti, proprio la sinergia tra gli enti del territorio, si colloca anche all'interno dei tre distretti socio-sanitari, il D48 (Priolo, Floridia, Solarino, Canicattini B., Palazzolo A., Buscemi, Buccheri, Cassaro, Ferla e Sortino), il D47 (Augusta e Melilli), il D49 (Lentini, Carlentini e Francofonte), creando una rete di servizi socio-assistenziali domiciliari ad integrazione di quelli erogati o da erogare da parte dell'ASP Siracusa (ADI), e dei tre distretti (ADA), adeguati a rispondere alle problematiche ed alle esigenze di una parte della popolazione che versa in grave situazione di "fragilità" sociale, culturale, psicologica, economica, in particolare: anziani affetti da gravi patologie, disabili, minori. I destinatari, dunque, sono gli anziani, i disabili, i minori, i pazienti affetti da malattie cronico - degenerative in fase sta-bilizzata, parzialmente, totalmente, temporaneamente o permanentemente non autosufficienti, e i soggetti affetti da malattie oncologiche presi in carico dai servizi sociali dei comuni. Tali servizi prevedono per il cittadino, modelli leggeri, non burocratici e fondati su una cultura della salute che atten-zioni oltre che la cura medica delle patologie (to cure), anche la presa in carico globale della persona malata, assisten-dola nei suoi bisogni sociali e psicologici (to care), nel suo ambiente familiare, nella sua abitazione, qualora possibile. D'altra parte, queste sono le nuove direttive europee, e questo sottolinea il Piano Sanitario Nazionale, quando parla dell'importanza di un approccio sociale alla salute che valorizzi gli interventi domiciliari e territoriali al pari di quelli ospedalieri, a garanzia di un buon utilizzo della spesa sanitaria, di una riduzione dei ricoveri impropri, di una più ade-guata personalizzazione dell'assistenza e, in definitiva, anche di un migliore funzionamento degli ospedali stessi, desti-nati ad assumere, sempre più, il ruolo di strutture erogatrici di cure intensive, di prestazioni diagnostico-terapeutiche ad elevata complessità.L'assistenza domiciliare presenta il vantaggio di diminuire il costo dell'assistenza sia per i familiari che per il servizio pubblico e, contemporaneamente, soddisfa il desiderio del paziente di essere curato a casa propria tra gli oggetti cari e gli affetti più sentiti.Il progetto prevede i seguenti interventi: 1. L'attivazione del Punto Unico di Accesso (PUA) a livello di ciascun distretto che diventerà il punto di riferimento per gli utenti e le loro famiglie per l'accesso e l'attivazione dell'ADI, dell'ADA, dell'ADH e dell'ADM e per tutti i servizi erogati dai distretti socio-sanitari; 2. L'acquisto di attrezzature per l'attivazione ed il potenziamento di tre centri di prevenzione oncologica gestiti da una associazione di volontariato del territorio con comprovata esperienza nel settore; 3. L'attivazione del servizio socio-assistenziale domiciliare a livello di ciascun distretto ad integrazione dell'ADI at-tivata da parte dell'ASP o da parte dei distretti socio-sanitari; 4. L'attivazione del servizio socio-assistenziale domiciliare a livello di ciascun distretto ad integrazione dei servizi sanitari garantiti da parte dell'ASP per soggetti affetti da malattie oncologiche; 5. L'attivazione del servizio socio-assistenziale domiciliare a livello di ciascun distretto ad integrazione dell'ADA, dell'ADH e ADM attivati da parte dei distretti socio-sanitari; 6. L'attivazione del servizio di accompagnamento e trasporto per visite specialistiche; 7. L'attivazione del servizio di consegna a domicilio di prodotti medici. Infine, tenendo anche conto della tipicità del territorio e delle sue problematiche, area industriale, area interna rurale e area agrumicola, particolare attenzione verrà data alla prevenzione Oncologica con l'acquisto di attrezzature necessarie per l'attivazione ed il potenziamento di tre centri di prevenzione oncologica, nei comuni di Augusta, Canicattini Bagni e Francofonte.
Ultimo aggiornamento ( Venerdì 09 Dicembre 2011 03:25 )
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