CREATIVAMENTE, IL SINDACO SI COMPLIMENTA CON GLI ORGANIZZATORI: "Una gran bella serata di festa"


Il tema scelto per questo primo appuntamento è stato il dramma dell'immigrazione e le condizioni di vita degli immigrati dalla partenza allo sbarco sulle nostre coste. Fenomeno sociale di grande attualità, spesso affrontato con misure inadeguate, come ha avuto modo di dichiarare in questi giorni dal palco del Festival Jazz il primo cittadino canicattinese a proposito della musica che integra e non esclude, e che "Creativamente" ha voluto testimoniare con la proiezione di "U stissu Sangu - storie più a sud di
Tunisi" il film documentario realizzato da Francesco Di Martino e Sebastiano Adernò, che ha visto anche la presenza di Antonello Mangano, autore del libro "Gli africani salveranno Rosarno - e, probabilmente, anche l'Italia".

Ma a tenere banco per tutta la serata, in un clima di grande compostezza e nello stesso tempo di sano divertimento (non
si è visto un pezzo di carta o una bottiglia vuota per terra o sul prato delle aiuole) è stata la musica, e gli straordinari murales realizzati da bravissimi graffitari che faranno da scenario per il prossimo e ormai atteso appuntamento.

Sul palco si sono esibiti e passato il testimone gruppi locali di indiscussa bravura, che hanno spaziato dal blues, al rock, al metal, all'hip hop, nella continuità di un amore per la musica che a Canicattini coinvolge grande e piccini e produce fenomeni come il Festival Internazionale
del Jazz e il Raduno Bandistico Nazionale, ed oggi anche "Creativamente".

Gruppi come Rabes, Time Out, Playfire, Reload, Stratosphere, hanno arricchito la serata sino all'esibizione degli Indigo Age, che hanno lasciato il posto alla divertente e preparatissima band ska reggae degli Sk
agnozzi.
E i "carusi", che h anno avuto l'opportunità di condividere i palchi con artisti di spicco della scena musicale nazi ona le t ra i quali, Roy Paci e Aretuska, Zulù dei 99 Posse e i salentini Sud Sound System, accompagnati d a un musicista di esperienza e "di casa" qual è il canicattinese Tony Cirinnà alla tromba, guidati da uno scatenato Daniele Genovese, voce e tromba solista, non hanno deluso ed hanno accentuato l'allegria di grandi e piccini, con il loro ultimo "World Steady", che riprende celebri canzoni italiane e internazionali della prima metà degli anni 60 riproponendoli in ve
ste "ska".

Soddisfatto il sindaco di Canicattini, Paolo Amenta. «Non avevo dubbi sull'ottima riuscita della serata - puntualizza il primo cittadino - e mi congratulo con i suoi giovani organizzatori che sono venuti tempo addietro a propormi con grande entusiasmo questa manifestazione. L'ho subito incoraggiata e condivisa, così come ho visto che
à, segno che Canicattini non fa differenza tra la musica, è un legame con quest'arte che non fa discriminazioni , anzi, si apre a culture diverse. Ho già avuto modo di dire durante le serate del Festival Internazionale del Jazz che la musica deve integrare e non escludere, per questo devo dire grazie a que sti ragazzi per aver riacceso i riflettori su un problema sociale di grande attualità e drammaticità, come quello dell'immigrazione e le condizioni degli immigrati nel nostro paese. Sono contento di aver dato fiducia a questi giovani, che hanno voluto confrontarsi con il sindaco ed hanno dimostrato grande capacità propositiva e progettuale. Spero continuino a farlo per migliorare e far crescere insieme la nostra comunità».
giovedì ha fatto la citt

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