
Firmato giovedì 5 novembre tra il Comune di Canicattini Bagni e l'Ente Fauna Siciliana, il Protocollo d'Intesa per la realizzazione della Carta delle potenzialità archeologiche dell'Altopiano canicattine-se. Il Protocollo, sottoscritto dalla dirigente dell'Ufficio Cultura, d.ssa Paola Cappè, fa seguito alla delibera di giunta comunale, con la quale si autorizzava il dirigente alla firma e si affidava all'Ente Fauna Sicilia, in collaborazione con il Servizio Beni Archeologici della Soprintendenza BB.CC. di Siracusa, l'incarico di realizzazione della Carta, con un costo di 15 mila euro sino al 2010, compresa la pubblicazione dello studio, reso possibile grazie anche ad un contributo dell'Unione dei Comuni "Valle degli Iblei". La realizzazione di una Carta delle potenzialità archeologiche dell'altopiano canicattinese, nasce da una proposta fatta al sindaco di Canicattini, Paolo Amenta, che l'ha subito condivisa per le potenzialità culturali e di sviluppo che questa potrà dare, dall'Ente Fauna Sicilia, sezione di Canicattini, già lo scorso anno, con la realizzazione del volume "Il Canale della Vita", dove attraverso i percorsi dell'acqua, si analizzava e si ripercorreva la storia e la cultura del territorio.
Grazie anche alle ricerche e agli studi fatti nel territorio da un ricercatore di fama, qual è Paolino Uccello, guida naturalista e documentarista, attuale presidente del Consorzio di tutela dell'area naturalista di Vendicari. Ciò nella consapevolezza che Canicattini Bagni, pur datando la sua fondazione nel 1681, insiste su un territorio abitato fin dalla preistoria in cui sono rintracciabili siti preistorici, tardo - romani e bizantini (necropoli Cozzo Guardiole, resti nella Contrada Case Vecchie , ecc...) che hanno avuto l'attenzione di importanti archeologi quali Giuseppe Fuehrer, Paolo Orsi, Sebastiano Aiello e Giuseppe Agnello, ma che ancora devono essere studiati sistematicamente e resi accessibili al pubblico. «
La Carta che l'Ente Fauna Siciliana realizzerà, assieme ai tecnici e agli studiosi del Servizio Beni Archeologici della Soprintendenza BB.CC. di Siracusa, diretto dal dottor Lorenzo Guzzardi, che ringrazio - ha detto il sindaco Paolo Amenta
- sarà uno strumento essenziale per ritrovare i segni della memoria storica per tutelarli unitamente all'equilibrio e all'armonia del paesaggio. Tale studio mirerà alla conoscenza storico-evolutiva del territorio in questione in maniera organica ed ap-profondita sulla base delle presenze archeologiche già conosciute tale da costituire un valido stru-mento di programmazione e valorizzazione territoriale. Inoltre, dal punto di vista della crescita delle opportunità di sviluppo economico della città, posso dire che - continua Amenta
- il progetto che abbiamo affidato, saprà suscitare nuove potenzialità di sviluppo e rinnovati motivi di interesse per questi luoghi iblei, ad iniziare dall'intercettazione dei flussi turistici. Di fatto, si aprono percorsi fino ad ora ignoti, in grado di attirare nuove curiosità culturali, tali da creare nuove professionalità nei luoghi di ambientazione e di attirare visitatori e turismo». L'area di prospezione del progetto è limitata a circa 8 chilometri di distanza dal centro abitato di Canicattini Bagni. L'area suddetta è naturalmente inserita nel bacino del Torrente Cavadonna con tutte le sue affluenze e diramazioni, delimitata a sud del Vallone Cugno Lupo e Cava Contessa, a nord dalle contrade Bibbia e Monasteri, ad est dalla piana di Siracusa ad ovest dalle contrade Camelio e Passo del Ladro.