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IL SINDACO AMENTA INTERVIENE SULL'INSTALLAZIONE DELL'ANTENNA DI TELEFONIA MOBILE NEL PIAZZALE DEL CIMITERO

Scritto da Gaetano Guzzardo    Lunedì 26 Ottobre 2009 16:27

antenna_cimitero

il_sindaco_Paolo_AmentaFa chiarezza il sindaco di Canicattini, Paolo Amenta, sulla questione dell'antenna di telefonia mobile installata su una torre-faro nel piazzale antistante il cimitero, per la cui rimozione si sono mobilitati alcuni cittadini, e dopo le notizie stampa dei giorni scorsi. Premesso che l'operazione avviata dal Comune è quella di delocalizzare nelle zone periferiche della città, a non meno di 400 metri dalle abitazioni, tutte le antenne attualmente esistenti nel centro abitato, e poste sulle abitazioni private di alcuni cittadini (che per questo percepiscono un rimborso) in varie punti, da via Roma, a via Regina Elena, a via Dante Alighieri, per quanta riguarda l'antenna in questione si tratta solo di un ponte radio, posto in cima ad una torre per l'illuminazione dell'ampio piazzale.

«Le emissioni elettromagnetiche - precisa il sindaco Amenta - che si vorrebbero fare apparire dannose in un'area lontana oltre i limiti previsti dalle abitazioni e dall'asilo nido, sono molto al di sotto delle soglie indicate dalle normative in materia, e rientrano perfettamente nei parametri per una sua collocazione in quell'area. Antenne dello steso tipo, come detto, si trovano già sulle abitazioni di privati cittadini, senza che siano stati mai sollevati problemi. Tali emissioni, sono, tra l'altro, costantemente monitorate, per cui non si comprende il senso della protesta e della raccolta firme». Tra le altre cose, la collocazione dell'antenna nel piazzale del cimitero (quest'ultimo per legge deve essere distante dal centro abitato e dove sono garantite le distanze con l'asilo nido e la scuola materna di via S. Nicola), attualmente porta una serie di vantaggi per la comunità, ad iniziare dall'illuminazione dello stesso piazzale ad opera della società di telefonia, per finire al pagamento di un canone annuo, non più a privati, bensì al Comune, e quindi alla collettività. «Da precisare che la collocazione di questa antenna - continua ancora il primo cittadino - rientra in un Piano nazionale delle Telecomunicazioni che il Comune non può certo modificare. Tuttalpiù, ed è quello che l'Amministrazione Comunale ha fatto, si può raggiungere un accordo con i quattro gestori della telefonia mobile (3Hg, Tim, Vodafon, Wind), per una delocalizzazione dei loro ponti-radio dal centro abitato in aree periferiche comunali, che mettono al riparo, con tutte le garanzie del caso, lo stesso centro abitato ed i cittadini. Per cui solo in presenza di queste garanzie, controllate e monitorate costantemente, si è acconsentito all'operazione di installazione della torre-faro con l'antenna. Per questo - ribatte ancora Amenta - si ritiene strumentale l'accanimento accusatorio nei confronti del sindaco e dell'Amministrazione, con i quali non si è mai discusso, che, al contrario, stanno adoperandosi per liberare il centro abitato dalle antenne, apportando benefici all'intera comunità. Per quanto riguarda, infine, la seduta del Consiglio Comunale aperto - conclude il sindaco Amenta - stando così le cose, sarebbe più giusto che i cittadini si rivolgessero ai consiglieri comunali che possono, a loro volta, presentare ordini del giorno o punti di discussioni già dalle prossime sedute del consesso civico».

 

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