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"MAREMONTI, SI PONGA FINE A QUESTA STRAGE", A DICHIARARLO IL SINDACO PAOLO AMENTA

Scritto da Gaetano Guzzardo    Domenica 30 Agosto 2009 18:00

L'incidente sulla Maremonti

Il sindaco Paolo AmentaIn merito all'ennesimo incidente stradale sulla provinciale "Maremonti", alle porte di Canicattini, nella quale hanno perso la vita due coniugi, Paolo Zuccarello di 48 anni e la moglie Raffaella Belfiore di 45, e sono rimasti feriti gravemente altri due automobilisti, agenti del Corpo Forestale, Paolo Tanasi e Angelo Rabbito, il sindaco Paolo Amenta, anche nella sua veste di presidente dell'Unione dei Comuni "Valle degli Iblei", nel porgere le condoglianze sue, della città e dell'intera comunità della zona montana, alla famiglia delle vittime e augurare una pronta guarigione dei feriti, non può non esternare il suo rammarico per la mancata soluzione di un problema che ormai si protrae da tempo: la messa in sicurezza della Maremonti.

Un tratto di strada, purtroppo, che non manca di registrare incidenti gravi ormai a ritmi più che preoccupanti. Una strada, a scorrimento veloce, che attraversa pericolosamente insediamenti abitativi della città di Canicattini, e che spesso, nei tratti tra Palazzolo, Buscemi e Buccheri, viene scambiata per un vero e proprio circuito da flotte di motociclisti. «Una strada dove i limiti di velocità imposti dalla Provincia - dichiara il sindaco Amenta - di 70 km e, qualche volta, proprio in corrispondenza con le abitazioni di 50 km, non vengono rispetta-ti, con una diffusa violazione del Codice, che mette in serio pericolo l'incolumità dei cittadini così come di quanti vi transitano. Siamo, cioè, di fronte ad un illegalità diffusa al quale da sindaco, non avendo ricevuto risposte per la messa in Sicurezza di questo tratto di strada che continua ad essere teatro di incidenti anche mortali, avevo posto rimedio con l'unico strumento che la legge mi offriva, non avendo a disposizione uomini e mezzi per poterla controllare 24 ore su 24, ovvero, prevedendo controlli elettronici della velocità con autovelox, sinora fatti con il sistema mobile, ma con la previsione di installarne uno fisso. Sono stato però accusato di voler "fare cassa" per il mio Comune, come se la vita umana avesse un prezzo. Nessuno invece che puntasse mai il dito verso coloro che al contrario avrebbero dovuto prevedere - continua il primo cittadino - e nei confronti dei quali abbiamo chiesto, interventi come la realizzazione di rotatorie che riducessero drasticamente la velocità di quanti transitano per quella strada. Addirittura, dopo gli ultimi due incidenti causati da bovini vaganti, la mia richiesta di un tavolo prefettizio permanente che si occupasse di questa faccenda, è stata criticata da qualcuno come un difendere "la cassa". Soprattutto, dopo le misure del Ministro Maroni che toglie ai Comuni l'incombenza degli autovelox, che in se stesso non mi trova contrario solo se in presenza di misure ottimali alternative. Da ciò la mia preoccupazione, di avere garanzie certe da Sua Eccellenza il Prefetto, considerato che da mesi parliamo di questo argomento, per scoprire che non ci sono pattuglie a sufficienza, o che addirittura la Polizia Provinciale non è fornita di mezzi per i controlli elettronici della velocità, insomma, per restare nel buoi più completo. Credo che qualcuno - conclude il sindaco Amenta - dopo quest'ultimo drammatico incidente, debba ricredersi, e considerare la mia richiesta di trovarsi attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati, come una non più rinviabile necessità se si vuole evitare che altre vite umane, senza misure certe, restino su quell'asfalto».

 

 

 
 
 

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