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SOSTEGNO ALLA ZOOTECNIA DA PARTE DELL'UNIONE DEI COMUNI "VALLE DEGLI IBLEI"

Scritto da Gaetano Guzzardo    Sabato 07 Novembre 2009 15:15

unionunione_4La difficile situazione che attraversa il comparto zootecnico siracusano, in particolare quello ibleo, al centro ieri sera, nell'aula consiliare di Palazzolo Acreide, del Consiglio dell'Unione dei Comuni "Valle degli Iblei", presieduto da Ilenia Frontini. La richiesta e il grido d'allarme lanciato dal Consorzio Allevatori della provincia aretusea, era stato accolto dal presidente dell'Unione, Paolo Amenta, che aveva sollecitato una seduta straordinaria del Consiglio per mettere a confronto associazioni di categoria, allevatori, parlamentari regionali e nazionali, oltre che europei, con le realtà istituzionali locali. Ed è stato proprio questo il senso dell'intervento di apertura di Amenta. «La questione della crisi della zootecnia non investe un solo Comune - ha detto Amenta - bensì tutto il territorio, per questo è necessario che lo si affronti nella sua globalità, e in particolare deve farlo la politica che da tempo sembra chiusa in se stessa, e guarda con disattenzione quello che avviene nel territorio. Proprio la politica, tra l'altro, deve discutere con chiarezza di quale modello di sviluppo dare a questo territorio, e se il modello è quello del quale si parla da tempo ormai, ovvero di sostenibilità, di una agricoltura ed una zootecnia di qualità, di risorse ambientali, paesaggistiche e culturali, allora, non ci sono scusanti sui mancati interventi a favore di questo settore importanti dell'economia di quest'area della provincia». Ai lavori hanno partecipato, oltre ad un nutrito gruppo di allevatori ed operatori del comparto agricolo - zootecnico, i sindaci ed i rappresentanti dei sette Comuni dell'Unione, il sindaco di Noto, Corrado Valvo, il consigliere comunale di Rosolini, Salvo Latino, collaboratore dell'ex assessore regionale all'Agricoltura e oggi europarlamentare, Giovanni la Via, il deputato regionale del Pdl, Enzo Vinciullo, il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, i consiglieri provinciali, Domenico Nigro, Gaetano Amenta, Giuseppe Bastante, e i responsabili delle associazioni di categoria e professionali, oltre all'ing. Salvatore Curcio, presidente provinciale del Consorzio Allevatori.
curcioEd il quadro che Curcio ha disegnato in questa fase di crisi globale, è stato devastante per un comparto di qualità che oggi non riesce ad avere quel guadagno necessario neanche per l'innovazione e gli investimenti. La causa, è stato rilevato nel corso degli interventi, sarebbe da attribuire ad un mercato che sempre più esclude le produzioni iblee, con costi sempre più al ribasso del latte e dei trasformati, così come del macellato, all'assenza di infrastrutture e ad una politica di marketing che tarda sempre ad arrivare.
Non solo, ma secondo molti interventi di operatori del settore, la crisi nel suo complesso, non è da imputare solo ed esclusivamente alla globalizzazione ma anche alla mancanza di provvedimenti di sostegno alle imprese da parte dei governi, alla difficoltà di accesso al credito, che accomuna tutta la rete dell'imprese siciliane, e agli accordi comunitari di settore che penalizzerebbero fortemente l'agricoltura e la zootecnia a favore di altre produzioni, come quelle industriali e tecnologiche.
aulaRivedere tutto questo, pertanto, e avviare nel contempo una politica di sensibilizzazione dei consumatori sulla bontà e la qualità delle produzioni iblee e siciliane, con sostegni che passano dal chilometraggio zero, ai controlli sulle transumanze, dall'invito agli Enti Locali di utilizzo nelle mense di produzioni locali, al blocco per un anno dei debiti agricoli e zootecnici, agli aiuti per lo smaltimento delle carcasse con la creazione di fondi appositi, agli aiuti per le avversità atmosferiche, ai sostegni al reddito e facilitazioni per l'accesso al credito attraverso le garanzie dei Consorzi Fidi che, però, dovranno essere sostenuti dai contributi dei governi, delle Provincie e dei Comuni.
Un settore di primaria eccellenza, dunque, che rischia di scomparire, come già sta accadendo a molte aziende, hanno denunciato nel corso degli interventi gli allevatori e le associazioni di categoria, aggravando così la già difficile situazione economica di queste aree meridiani che, invece, devono guardare al libero mercato del Mediterraneo ed essere pronte ad affrontare la sfida dei paesi emergenti.
A conclusione dei lavori, il presidente dell'Unione dei Comuni "Valle degli Iblei", Paolo Amenta, ha proposto, ricevendo l'approvazione di tutti, la redazione di un documento articolato da sottoporre alla deputazione regionale, nazionale ed europea per gli interventi di competenza, così come a tutti i Comuni e alla Provincia per l'approvazione di Ordini del Giorno a sostegno della piattaforma.
Ultimo aggiornamento ( Lunedì 09 Novembre 2009 13:05 )
 

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