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IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL BILANCIO 2013

Scritto da Gaetano Guzzardo    Martedì 10 Dicembre 2013 19:11

canicattin cons.com.25.11.13È tonato ieri sera in aula il Consiglio comunale di Canicattini Bagni, su convocazione del suo presidente Antonino Zocco, per approvare il Bilancio di previsione e il Pluriennale 2013-2015. Per la prima volta, come sta accadendo in tutti i Comuni d’Italia, lo strumento finanziario di “previsione” viene così approvato alla fine dell’anno, a causa, come ha sottolineato il sindaco Paolo Amenta nell’illustrare la relazione di accompagnamento, delle incertezze del Governo nazionale nella definizione dei tributi (dall’Imu alla Tares sino alla Iuc) da destinare ai Comuni, e del governo regionale nel definire il Fondo delle Autonomie Locali, cosa è che avvenuta solo nei giorni scorsi, dopo le battaglie dei sindaci e dell’Anci, di cui Amenta è presidente regionale, e il braccio di ferro con governo Crocetta per garantire le somme dell’anno precedente.  

 

In tutto 14 su 15 i consiglieri presenti in aula, 9 della maggioranza, 3 della minoranza e 2 del gruppo Misto.

È stato pertanto il sindaco, che detiene le rubriche finanziarie, ad illustrare il Bilancio.

Nella sua introduzione il primo cittadino ha voluto rimarcare la difficoltà per la sua Amministrazione, “che da diversi anni si distingue in provincia per l’approvazione in tempi precoci degli strumenti economico-finanziari, in virtù di un conto economico-finanziario sano ed equilibrato, scaturente da anni di condotta finanziaria oculata”, dover esitare alla fine dell’anno il Bilancio di previsione.

 

«È alquanto strano trovarsi a dover discutere di un bilancio di previsione a venti giorni dalla fine dell’anno – ha detto Amenta -  e a pochi giorni dalla chiusura della cassa, connotandosi più come un conto consuntivo che un vero bilancio di previsione. E i primi ad essere sconcertati di ciò siamo proprio noi amministratori, ma di sicuro le cause di questo colpevole ritardo non sono da imputare a questa Amministrazione, così come a quelle degli altri Comuni italiani, ma alla condotta politica nazionale e regionale che, di fronte ad una congiuntura economica internazionale che ha condotto l’Italia sulle soglie del baratro, ha posto in essere una serie di iniziative ingarbugliate e spesso schizofreniche che, all’insegna di un federalismo fiscale, tanto sbandierato e mai pienamente attuato, ha condotto all’introduzione di pesanti balzelli fiscali (vedi IMU) frequentemente riveduti e corretti, nonché alla nascita di altre imposte, nate e decedute nell’arco di pochi giorni (TARSU, TARES, SERVICE TAX, TRISE, TASI, TARI, IUC) e la cui esazione è demandata ai sindaci, costretti a connotarsi quali una sorta di sceriffo di Nottingham, che va a rubare nelle tasche dei cittadini da loro amministrati, che sempre più spesso non arrivano a portare a casa nemmeno il necessario per tirare avanti!  Per cui è il caso che la classe politica che guida l’Italia e la Regione scenda dal piedistallo in cui troppo spesso appare posizionata e guardi veramente le condizioni di vita dei cittadini, soprattutto alle povertà, comprendendo che così non si può andare avanti e necessitano provvedimenti di sostegno alle famiglie e alle imprese, urgenti ed eccezionali!»

 

Fatta questa premessa il sindaco ha poi illustrato i dati finanziari del Comune.

 

Per quanto riguarda le “ENTRATE”, ad essere preminente è l’IMU, considerato che rappresenta ormai la principale entrata del Comune, costituendo circa il 25% dell’ammontare dei primi tre titoli del Bilancio, con 1.670.000,00 di euro a fronte di un totale di 6.707.804,27 di euro dei suddetti tre titoli. Si va poi alla Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani, per un ammontare di 742.000,00 di euro.

Ciò deriva dalla lotta all’evasione ed elusione iniziata lo scorso anno, che ha permesso al Comune di recuperare un gettito di circa 100.000,00 euro, mettendolo nelle condizioni di poter decidere (con voto unanime del Consiglio Comunale) di non applicare la TARES, che sarebbe gravata sulle già vuote tasche dei contribuenti canicattinesi, considerato che la sua applicazione avrebbe comportato un ulteriore aumento quantificabile in circa il 15-20%.

C’è poi il “Fondo di solidarietà comunale – FSC” per un ammontare di  92.327,90 euro. Una decisione questa del Governo, che ha imposto a tutti i Comuni di contribuire alla creazione di un fondo di solidarietà da distribuire poi ai vari Enti a seconda della loro situazione economica, e Canicattini Bagni contribuisce per un ammontare di 433.454.87 euro. Di conseguenza, il saldo negativo per Canicattini ammonta ad 336.126,97 euro. In riferimento ai trasferimenti statali, questi, è stato fatto rilevare in aula, si sono pressoché azzerati, considerato che, al netto della compensazione statale per l’IMU relativa all’abitazione principale, ammontano solo a 179.247,02 euro.

Considerando quindi quanto precedente esplicato, unitamente al “Rimborso allo Stato dei contributi 2012 erogati in eccedenza” per un ammontare di 94.610,60 euro, appare chiaro che nel 2013 viene restituito allo Stato molto più di quanto ricevuto.

Passando ai trasferimenti regionali,  questi sono rimasti identici al  2012, ma ciò solo in virtù di una forte e compatta azione dell’ANCI Sicilia, che ha fatto finalmente comprendere che senza il consenso della base non si governa più e che quanto precedentemente paventato avrebbe sancito ineluttabilmente il “default” della quasi totalità dei Comuni siciliani.

In merito alle entrare per “sanzioni violazioni regolamenti comunali e stradali”, l’ammontare è di 60.000,00 a fronte dei 220.000,00 del precedente anno, prevedendo in uscita il contestuale vincolo del 50%.

 

Per le “USCITE”,  è stato sottolineato, la situazione delle entrare le ha ristrette sensibilmente, per cui, fatte salve le spese correnti obbligatorie (personale, energia, ecc.), tutte le altre voci sono state contenute.

Tra le uscite da rilevare i due capitoli verso lo Stato, per un ammontare di 528.065,47 euro, (l’anno scorso si era avuto il capitolo “Fondo di riserva patto di stabilità” per 418.447,79 euro, quest’anno la sorpresa è stata questa). Sempre per le uscite ci sono le spese per trasporto alunni pendolari, 160.000,00 euro, con un incremento di 10.000,00 euro rispetto all’anno precedente.   

L’attenzione poi dell’Amministrazione nei confronti del Welfare è rimasta invariata, se non addirittura incrementata, anche a seguito della recente normativa che impone ai Comuni la compartecipazione nella retta di ricovero dei disabili psichici.

I ristretti margini di manovra, infine, hanno di fatto ristretto le spese in conto capitale che si attestano a 422.850,02 e quindi in ulteriore calo rispetto al 2012.

Un’ultima breve menzione è stata fatta infine al Patto di Stabilità interno, anche quest’anno rispettato.

Conclusa l’illustrazione del Bilancio si è passati alle dichiarazioni di voto.

Il capogruppo della minoranza “Trasparenza e Cambiamento”, Pietro Savarino, ha annunciato il voto contro del suo gruppo, motivandolo nelle difficoltà per i consiglieri di dover approvare solo alla fine dell’anno lo strumento finanziario, seppur consapevoli che le responsabilità non sono dell’Amministrazione comunale che comunque, ha ribadito, ha saputo ridurre alcuni costi. Dunque, nel rinnovare la disponibilità del gruppo a collaborare per ridurre ulteriormente le spese, i tre consiglieri di “Trasparenza e Cambiamento” hanno dichiarato di votare contro. Contro anche il voto del consigliere del Gruppo Misto, Sebastiano Trapani, mentre il capogruppo Sebastiano Cascone, ha annunciato la sua astensione.

A favore, per avere saputo tenere i conti a posti, il Bilancio in equilibrio e non aver sforato il Patto di Stabilità, come detto dal capogruppo Gaetano Amenta, i 9 consiglieri di maggioranza “Sviluppo e Futuro”.

Per cui il Bilancio ed il Pluriennale, così come l’immediata esecutività, venivano approvati con 9 voti a favore, 4 contrari ed un astenuto.

 

Approvato invece all’unanimità il punto relativo al programma degli incarichi di collaborazione autonoma per l’anno 2013.

 

Mentre per quanto riguarda i successivi due punti all’ordine del giorno, relativi ad altrettanti debiti fuori bilancio (Riconoscimento della legittimità di debito fuori bilancio riveniente da incarico legale affidato all’avv. Giovanni Sallicano del Foro di Siracusa; Riconoscimento del pagamento di fatture rimaste inevase per il servizio di custodia e ricovero di cani randagi abbandonati nel territorio comunale), uscivano dall’aula i tre consiglieri di “Trasparenza e Cambiamento” e il consigliere Sebastiano Trapani.

I due debiti fuori bilancio venivano così  approvati con i 9 voti della maggioranza e quello del capogruppo del Gruppo Misto, Sebastiano Cascone, che ha motivato la sua decisione col fatto che non riconoscerli, visto che risalgono ad anni passati (1996 e 2006), avrebbe comportato un ulteriore danno per il Comune.

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, il presidente Antonino Zocco ha chiuso la seduta augurando a tutti il Buon Natale.

Ultimo aggiornamento ( Martedì 10 Dicembre 2013 19:17 )
 

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