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SAI 8, SENTENZA DEL CGA: "NESSUNO CANTI VITTORIA!"

Scritto da Gaetano Guzzardo    Mercoledì 11 Gennaio 2012 20:26

paolo_amentaIn merito agli interventi di questi giorni sulla stampa, da parte di autorevoli esponenti della politica siracusana, sul recente pronunciamento del CGA relativo al futuro del contratto di gestione del servizio idrico integrato, affidato a Sai 8, dopo la prima sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa che di fatto dichiarava nullo il bando per lo stesso affidamento, riportiamo l'intervento del sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, vice presidente dell'Ato Idrico.


«Come spesso accade in questa provincia, dove di "certa" politica si contempla il profondo fallimento, attenta com'è a dedicarsi solo ed esclusivamente alle beghe e agli interessi di bottega, "a sua insaputa", com'è ormai di moda, anziché agli interessi collettivi, non posso non rilevare come, dopo la sentenza del CGA dello scorso 2 gennaio, nella quale, di fatto, si ritiene "inammissibile" il giudizio di ottemperanza proposto da Sai 8 sul contratto di gestione del servizio idrico integrato (la prima sentenza del CGA dichiara nullo il bando per la sua aggiudicazione), e si dichiara l'incompetenza sulla questione rimandando al "giudice ordinario", autorevoli esponenti di questa politica si siano affrettati a bacchettare i sindaci che, nell'interesse dei loro cittadini, vogliono evitare che la gestione dell'acqua continui ad essere un business per i privati a discapito di quegli interessi collettivi e pubblici che la politica dovrebbe garantire.


Per cui, ricordando a costoro che la questione rimane ancora del tutto aperta, e non per volontà dei sindaci ma per decisione dello stesso CGA, e che i sindaci non hanno "orticelli privati" da innaffiare, se non quelli pubblici delle città che amministrano, la cosa che più mi lascia perplesso è come, improvvisamente, autorevoli esponenti della politica siracusana, che non hanno esitato a schierarsi a fianco del gestore privato contro i sindaci che contestavano continue e numerose "inadempienze" contrattuali, ad iniziare dai mancati investimenti, e poi continuando con i costi eccessivi del servizio e i disagi causati all'utenza da parte di Sai 8, adesso, proprio da tutto questo vorrebbero ripartire, ammettendo così, mi pare ovvio, che i sindaci non si sono inventati nulla.
Non si spiegherebbero altrimenti, e cito testualmente, le affermazioni dell'on. Nino Consiglio nell'auspicare la ripresa di un confronto tra le parti: "Mi sembrano chiari i capitoli su cui intervenire. Innanzitutto occorre riaprire immediatamente il capitolo degli investimenti previsti dal contratto superando ritardi, negligenze e lentezze regionali dove affondano le migliori intenzioni. Le istituzioni rappresentative, a cominciare dai comuni che fanno parte del Consorzio ATO, debbono aprire ora un confronto in positivo con il soggetto gestore relativo alla efficienza, qualità del servizio e suo costo. Operazione tanto più urgente in una fase in cui pesantissimi balzelli si stanno abbattendo sui ceti sociali più disagiati".
Ecco, sta proprio racchiusa in queste affermazioni la lotta dei sindaci a salvaguardia dei loro cittadini e delle loro città. Una lotta che di certo non finisce con la "non sentenza" del 2 gennaio del CGA, per decisione degli stessi autorevoli Giudici del Consiglio di Giustizia Amministrativa».

Paolo Amenta
Sindaco di Canicattini Bagni

 

Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 11 Gennaio 2012 20:44 )
 

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