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ACQUA PUBBLICA, IL SINDACO AMENTA IN PRIMA FILA ANCHE A FRANCOFONTE PER SCONGIURARE LA CONSEGNA IMPIANTI A SAI 8

Scritto da Gaetano Guzzardo    Giovedì 18 Ottobre 2012 20:31

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Dopo Rosolini, ed ieri a Sortino, stamani il fronte unico dei sindaci della provincia di Siracusa che si oppone alla consegna  degli impianti della rete idrica e fognante a SAI 8,  l’ATI composta dalla siracusana Sogeas (quest’ultima dichiarata fallita dal Tribunale di Siracusa) e dalla milanese Saccecav, che gestisce il servizio idrico integrato nel siracusano, si è spostato a Francofonte, dove stamattina doveva insediarsi il commissario ad acta nominato dalla Regione, l’ingegnere Marco Bonvissuto. 

Ancora una volta i sindaci guidati dal vice presidente dell’ATO Idrico, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni e vice presidente regionale di Anci Sicilia, l’associazione dei Comuni italiani, assieme al Comitato “Acqua Bene Comune”, al Comitato spontaneo cittadino francofontese “Acqua Libera” con in testa l’ex consigliere comunale Saro Sidoti, e a tanti cittadini, sono scesi in piazza in soccorso di un altro Comune, Francofonte, e del suo sindaco “ribelle”, Giuseppe Castania, per scongiurare la “consegna forzata” degli impianti ad una società, Sai 8, da tempo ormai al centro di un braccio di ferro tra  il presidente della Regione Raffaele Lombardo e i pochi assessori rimasti nella sua Giunta, tra questi quello all’Energia, Claudio Torrisi, che nomina i commissari ad acta nei Comuni, esautorando così i sindaci e la loro decisione di mantenere pubblica l’acqua, così come deciso da oltre il 90% degli italiani nel recente referendum.

Un braccio di ferro che oltre a giocarsi nelle piazze da tempo ormai si gioca anche nelle aule giudiziarie ed amministrative, tra TAR, CGA e Tribunali Civili sono rivolti.

 

Con Amenta e Castania erano presenti il sindaco di Palazzolo Acreide, Carlo Scibetta, quello di Cassaro, Nello Pisasale, di Sortino, Enzo Buccheri, il vice sindaco di Ferla, Giuseppe Malignaggi, il vice sindaco di Buscemi, Nuccia Caristia,  quello di Carlentini, Giuseppe Demma, e il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino, i cui impianti sono già da tempo gestiti da Sai 8, ma dal quale si vuole venir fuori, così come altri Comuni, per i disservizi causati ai cittadini. È di ieri infatti la diffida presentata da Scalorino per la decisione di Sai 8 di inviare preavvisi di distacco della fornitura idrica (che è un bene primario) agli utenti, molti dei quali, come sostiene lo stesso sindaco, in regola con i pagamenti.

Assenti, totalmente, i rappresentanti della politica regionale, i deputati regionali che, come denuncia il sindaco Paolo Amenta, non hanno saputo fermare questo pressing di commissariamenti da parte della Regione.

 

acqua-francofonteA Sai 8, come si sa, i sindaci chiedono la rescissione del contratto sia per quanto sentenziato dal CGA, che decretava illegittima la gara di assegnazione del servizio, sia per quanto emerso nell’inchiesta del febbraio scorso della Procura della Repubblica di Siracusa, “Oro Blu”, che ha ribadito che il servizio sarebbe frutto di un Bando di Gara “illegittimo” e di una “turbativa d’asta” attraverso la presentazione, da parte delle due società che costituiscono Sai 8 (Saccecav e Sogeas), di una “fidejussione irregolare per la partecipazione alla gara ad evidenza pubblica, sia per tutta una serie di inadempienze contrattuali, ad iniziare  dal mancato avvio degli investimenti, alla mancata presentazione della fidejussione, al mancato pagamento dei canoni, al mancato avvio degli investimenti per 64 milioni di euro previsti dal Piano in questi tre anni (investimenti che ammontano a 500 milioni di euro nei 30 anni della convenzione), per finire ai disservizi che i Comuni che hanno consegnato a suo tempo gli impianti lamentano.

 

Oggi, così come a Rosolini ed ieri a Sortino, il commissario regionale, non si è insediato per motivi di ordine pubblico, come si legge nel verbale stilato tra le parti davanti al comandante della Stazione dei Carabinieri di Francofonte, Davide Contrino. Questo però non sta fermando le “incursioni” degli altri commissari nei vari Comuni del siracusano che non hanno consegnato gli impianti(Avola, Buscemi, Canicattini, Cassaro, Carlentini, Ferla, Francofonte, Melilli, Palazzolo Acreide, Sortino, Rosolini).

 

«Non è più possibile assistere a queste “forzature” da parte della Regione e del suo governatore Raffaele Lombardo – ha dichiarato il vice presidente dell’ATO Idrico della provincia di Siracusa, Paolo Amenta – tra il silenzio generale della politica e di una deputazione regionale quasi del tutto assente, che in questi anni ha lasciato sempre soli i sindaci e i loro cittadini. A nessuno di loro, ad appena 10 giorni dalle elezioni regionali, sfiora il dubbio che magari il nuovo Presidente o la nuova Giunta, così come la nuova Assemblea Regionale, possano avere soluzioni diversi rispetto alle attuali di scontro con i sindaci e i loro concittadini. Magari il nuovo Governatore della Sicilia vorrà farsi carico di legittimare il voto della totalità degli italiani che hanno detto no all’acqua privata, e al contrario di Lombardo, vorrà di sicuro dialogare e confrontarsi con i sindaci e i Comitati per l’acqua Bene Comune. A noi dispiace dover impedire il lavoro di funzionari regionali, nominati commissari, che non fanno altro che il loro dovere, ma abbiamo un dovere anche noi sindaci: difendere e fare gli interessi dei nostri cittadini e delle nostre città. L’acqua è un bene primario, indispensabile per la salute delle persone, e non può essere privato ai cittadini. Né tantomeno qualcuno, in questo caso la Regione, sostenuta dai dirigenti di Sai 8,  ci può costringere a commettere, quella che per noi sindaci è una illegalità, consegnando i nostri impianti ad una società che oltre ad essere inadempiente, per non aver rispettato le norme contrattuali, di fatto non dovrebbe più neanche esistere, essendo venuta meno una parte dell’Associazione Temporanea d’Impresa attraverso il quale è nata Sai 8, essendo stata dichiarata fallita una delle due società che la compongono. Si abbia il buon senso di aspettare la conclusione delle elezioni regionali e la formazione del nuovo Governo, che sono sicuro si pronuncerà su questa triste vicenda che interesse le nostre comunità».

Ultimo aggiornamento ( Sabato 20 Ottobre 2012 12:21 )
 

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