Accoglienza, inclusione, integrazione, raccontate attraverso il linguaggio universale della Musica per non dimenticare il tema e la ferita profonda dei migranti che a Canicattini Bagni, sugli Iblei, nel siracusano, da dieci anni sono azioni e progetti solidali condivisi dall’intera comunità canicattinese, grazie alle scelte dell’Amministrazione comunale del Sindaco Paolo Amenta e la collaborazione, nella continuità, di imprese sociali come la Coop. Passwork e l’Associazione La Pineta, che quelle iniziative hanno saputo, con professionalità e grande sensibilità, far diventare modelli nazionali di buone prassi, quando si parla di rifugiati.

La Musica che unisce e include, nella “Città del Liberty e della Musica†qual è Canicattini Bagni con la sua storica Banda di 153 anni, dove ogni porta c’è un musicante, non poteva non diventare una grande festa per ricordare, appunto, il tema dei rifugiati e le buone prassi per la loro accoglienza e inclusione,  per ridare loro una nuova e migliore opportunità di vita, dopo che sono stati costretti a lasciare le loro terre d’origine, trasformando spesso una speranza in un doloroso viaggio e il Mediterraneo in un cimitero.

Per raccontare tutte queste storie nascono così a Canicattini Bagni la Festa del Rifugiato promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Ministero dell’Interno, il SAI, Sistema Accoglienza Integrazione, e le imprese del territorio che si occupano di accoglienza e inclusione, la Coop. Passwork e l’Associazione La Pineta, e il progetto “Accoglienza e Inclusione†finanziato dal bando ANCI 8x1000 e veicolato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Due settimane di eventi inaugurati martedì di Ferragosto dallo straordinario concerto “militante† dei Modena City Ramblers con il loro “Altomare 2023â€, tornati dopo 13 anni a vivacizzare e far ballare il grande pubblico di Piazza XX Settembre,  e che proseguiranno con il tradizionale Festival Jazz che da mercoledì 16 a domenica 20 agosto 2023, con il ritorno sul palco del centro storico di Canicattini Bagni di Francesco Cafiso, il giovane jazzman siciliano conosciuto in tutto il mondo, accompagnato dalla Jazz Ensemble del Mediterraneo e la conduzione di Liliana Nigro, riaccenderà le luci sulle contaminazioni musicali del Comune ibleo che dal 25 al 27 agosto rivivrà le sue radici musicali identitarie con il 40° Raduno Bandistico internazionale “Antonino Cirinnàâ€.

Appuntamenti, a cui si aggiungono anche il 36° Palio di San Michele dall’1 al 3 settembre 2023, e la festa del Patrono San Michele del 28 e 29 settembre,  per cui sono disponibili da Siracusa a Canicattini Bagni, e viceversa, i Bus Turistici scoperti, a suo tempo acquistati dal Comune e affidati con bando al privato, con partenze alle ore 16:00, 18:00 e 20:00 da via Rodi, Corso Umberto, Santuario e Parco Archeologico Neapolis (per le prenotazioni chiamare il 3200374678) .

«Sarà un appuntamento fisso con la grande Musica quello di Ferragosto a Canicattini Bagni – ha detto dal palco il Sindaco Paolo Amenta – per continuare a mettere al centro dell’attenzione i grandi temi sociali del nostro tempo, da quello dei migranti, come abbiamo fatto quest’anno ringraziando il Ministero dell’Interno, il SAI e le imprese che si occupano di accoglienza, a quello della guerra, delle disuguaglianze alimentare sempre più dal progetto governativo dell’autonomia differenziata».

A raccontare l’esperienza positiva dell’accoglienza di questi dieci anni a Canicattini Bagni, ma soprattutto la straordinaria risposta di integrazione e inclusione arrivata dall’intera comunità canicattinese nei confronti dei tanti giovani, minori e non, che sono transitati dalle strutture locali, sono stati, presentati da Principe Giank (Giancarlo Cultrera), il Presidente della Coop. Passwork, Sebastiano Scaglione, e la rappresentante dell’Associazione La Pineta, Simona Cascio, ringraziando quanti hanno reso possibile l’inizio del progetto “Agire l’accoglienzaâ€, dall’Amministrazione comunale, al Ministero, agli operatori, alle Forze dell’ordine, all’Avoca e ai tanti che non hanno fatto mancare la loro collaborazione.

A scaldare, invece, e a tenere vivo il pubblico delle grandi occasioni che ancora una volta ha riempito Piazza XX Settembre con i ritmi e le parole d’impegno sempre attuali su temi sociali come la lotta al precariato, la lotta alla mafia, per il lavoro, la casa, la difesa dei valori della Resistenza, e non ultimo, la ferita dei rifugiati, sono stati loro, i Modena City Ramblers.

Instancabili e come sempre disponibili nei confronti del pubblico, tra nuovi pezzi e classici del loro vasto repertorio come “Contessaâ€, “Bella Ciao†e “I cento passi†la band emiliana ha così sottolineato il dramma dei migranti e la trasformazione del Mediterraneo da crocevia culturale e patrimonio multietnico, in luogo di morte dove per tanti si spegne, purtroppo il sogno di speranza.

«Altomare parla proprio di questo dramma – sottolinea Francesco “Fry†Moneti, frontman dei MCR -, parla degli ultimi, di migrazione, di morte sul mare. Parla del Mediterraneo come di un grande cimitero. Un centro di culture che, purtroppo, è diventato un luogo di morte, di orrori e di atrocità. Noi speriamo, invece, in un cambiamento di tendenza guardando fiduciosi al futuro».

Soddisfatti i Modena del pubblico e della piazza di Canicattini, come gli organizzatori, hanno salutato con l’augurio di un ritorno.

«Un concerto entusiasmante ed una piazza straordinaria quella di Canicattini Bagni – ha concluso Francesco “Fry†Moneti -, che già 13 anni fa avevamo riempito, con tante persone che hanno cantato i pezzi, ballato, gioito e commossi con noi. per cui mi auguro di tornare una terza, una quarta e tante altre volte, d’altra parte tutta la Sicilia ci ama molto. Un amore corrisposto e reciproco».

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