CHIUDE COME SEMPRE CON UNA GRANDE FESTA DI PIAZZA IL FESTIVAL ETNICO 2013
Come sempre, ormai da quattro edizioni, ha chiuso ieri sera nel classico delle tradizioni popolari, con una grande festa di piazza, il 4° Festival Etnico di Canicattini Bagni, organizzato, assieme al Comune, all’Associazione “Yhan”, con il sostegno, così come il 18° Festival Internazionale del Jazz “Sergio Amato”, conclusosi venerdì sera, del contributo di imprese che operano nel territorio (Impresa Puccia Giorgio – Halley consulting – Consorzio Mediterraneo Solidale – New Energy Group – Associazione Snoopy).
Ed ieri sera, Piazza XX Settembre, ha riconfermato il suo ruolo di crocevia di sonorità e culture musicali diverse, parlando ancora una volta di “integrazione” multiculturale e multirazziale, attraverso il linguaggio universale della musica, come ha sottolineato nella sua presentazione il giornalista Gaetano Guzzardo, dedicando la serata ai tanti migranti che in questo periodo approdano, fuggendo dalle guerre e dalla miseria, sulle coste siracusane, accolti dal calore di una terra già “crocevia” di popoli e culture diverse.
Un esodo biblico che le comunità siciliane, da Lampedusa a Portopalo, Siracusa, Pachino, Pozzallo, per citarne alcune, affrontano in totale solitudine, rispetto ad un fenomeno che dovrebbe vedere l’Europa in prima fila.
Un progetto, quello dell’integrazione, voluto e lanciato quattro anni addietro, attraverso il Festival Etnico, dal sindaco Paolo Amenta e dall’Amministrazione comunale dallo stesso guidata, e che pertanto si rinnova e si arricchisce.
Ed ieri sera, tutto questo si è concretizzato nella straordinaria fusione dei ritmi e delle sonorità della musica popolare siciliana, dal linguaggio del dialetto all’uso degli strumenti tipici come il “marranzano” e il “tamburello”, ai ritmi africani, e al suono di strumenti come le percussioni, didjeridoo, diembe, balano, kora.
A far “vivere” e ballare la piazza di Canicattini Bagni, ci hanno pensato “Ipercussonici”, la band catanese che fa incontrare la Sicilia e l’Africa.
Il gruppo, formato da una straordinaria e instancabile Alice Ferrara (voce, cori, tamburi bassi); Carlo Condarelli (tamburi bassi, djembe, balafon e cori); Luca recupero (marranzani, effetti, tamburelli, ‘mbira, cori); Marcello Ballardini (didjeridoo); Michele Musarra (basso elettrico), arricchito della presenta di validissimi musicisti africani come il senegalese Jali Diabate (kora) e il percussionista Sourakhata Dioubate della Guinea, ha entusiasmato i tanti che ieri sera affollavano Piazza XX Settembre.
Una contaminazione totale, dialetto e sonorità siciliane, attraversate, come sanno fare “Ipercussonici”, dall’innovazione e a volte del dell’elettronica, mescolandosi, proprio in quel grande sogno di “integrazione” sociale e culturale con i suoni e i ritmi di un popolo a noi vicino, quello africano.
Una grande festa dunque, nella quale non sono mancati i richiami alla salvaguardia del territorio e delle popolazioni, con un forte “No Muos” cantato e gridato anche dal pubblico.
Canti e balli da parte del pubblico, che hanno rinnovato l’appuntamento con le prossime edizioni e, intanto, con le manifestazioni del 10° Festival del Mediterraneo, il grande contenitore di teatro, musica, mostre, escursioni, sagre, giochi, danze, approntato dall’assessore allo Spettacolo, Marilena Miceli, e dall’Ufficio Cultura del Comune, diretto da Paola Cappè, con la collaborazione delle varie Associazioni cittadine e della Pro Loco, e che da luglio sino al 29 settembre, quando si celebrerà la festa del Patrono della città, San Michele, allieta l’estate dei canicattinesi e dei tanti, provenienti dai paesi vicini e dalle località costiere, preferiscono la calorosa accoglienza e “l’area fresca” di Canicattini Bagni, per trascorrere in serenità e rilassatezza le proprie vacanze.
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