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DA GENNAIO A RISCHIO NEI COMUNI I SERVIZI SOCIALI PER I TAGLI OPERATI DALLA REGIONE

Scritto da Gaetano Guzzardo    Domenica 07 Ottobre 2012 17:17

canicattini-centro-disabili

«Di fronte alla crescita spaventosa nella nostra provincia così come in tutta la Sicilia delle “fragilità” sociali, un elenco purtroppo che si allunga sempre più, considerato che, alle figure tradizioni che necessitano di sostegno ed interventi, come anziani, disabili, minori, famiglie prive di sostentamento – ha dichiarato il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, componente della Cabina di Regia regionale sulla L.328 -, si stanno aggiungendo nuove figure come lavoratori espulsi dal ciclo produttivo, precari, disoccupati che non riescono più a trovare risposte per il quotidiano, assistiamo all’insensibilità di un governo regionale che in uno scenario del genere, riduce gli impegni di spesa per le politiche socio-sanitarie per la prossima triennalità.

La legge 328, che in Sicilia regola gli impegni e gli interventi sociali-sanitari nei vari Distretti, così facendo, da Gennaio non sarà più in grado di garantire gli stessi servizi nei Comuni che restano ancora più soli e privi di risorse per dare risposte alle tante richieste e alle grida d’aiuto che provengono dal territorio.

La Regione Siciliana, infatti – continua il primo cittadino di Canicattini -  rispetto ad un impegno passato di 140 milioni euro per la programmazione triennale della L. 328 per il prossimo triennio (2013-14-15) riuscirà appena ad impegnare un terzo di quelle somme, ovvero 50 milioni euro, il che significa far morire i servizi socio-sanitari già avviati, costringendo i Distretti ad una programmazione del Piano di Zona che attenzioni solo un terzo delle “emergenze”, in una realtà dove tutto è “emergenza”.

Bisognerà allora avviare, e al più presto – aggiunge Amenta -, una lettura chiara dei bisogni del territorio e in quest’ambito capire i progetti da inserire e con quale somme finanziarli, anche se le esigenze che emergono sono tante, ad iniziare dalle povertà, non solo a causa di una crisi che al sud e più drammatica che altrove, ma anche e soprattutto per l’incapacità di una classe politica e dirigente di programmare e guardare al futuro.

In quest’ottica sarà necessario incominciare a reperire risorse e ad utilizzare al meglio quelle che ci sono in aggiunta ai fondi regionali sempre più esigui, come abbiamo già detto. E in questo senso occorre guardare al Piano di Coesione del ministro Barca, ad un utilizzo dei Fondi Europei e ad un impegno nel sociale delle risorse del sistema imprenditoriale privato, in particolare le imprese sociali, se si vuole uscire da questa emergenza e garantire servizi efficienti e di qualità al territorio.

Per arrivare a questo obiettivo – conclude il sindaco Paolo Amenta - necessita una nuova Governance territoriale, composta dagli Enti Locali, dall’Asp e dal Terzo Settore,  che su delega della Regione, si assuma la responsabilità della programmazione e degli interventi, con relativa copertura di bilancio, nel Distretto».

Ultimo aggiornamento ( Sabato 20 Ottobre 2012 11:58 )
 

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