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Far ripartire insieme, imprese e Comune, il comparto della ristorazione, l’impegno assunto questa mattina dall’Amministrazione comunale di Canicattini Bagni ricevendo gli operatori di CNA

Scritto da Gaetano Guzzardo    Lunedì 15 Febbraio 2021 16:10

delegazione-cna-sindaco-amministratori-canicattiniSono stati il Sindaco Marilena Miceli, l’Assessore allo Sviluppo Economico, Sebastiano Gazzara, e il Presidente del Consiglio Comunale, Paolo Amenta, Vice Presidente di AnciSicilia, a ricevere questa mattina nell’aula consiliare di Canicattini Bagni, la delegazione di operatori e titolari di piccole imprese della filiera della ristorazione e dell’agroalimentare di CNA, guidata dal Presidente cittadino Ivan Liistro.

 

 

Agli amministratori comunali, sono stati illustrati i punti del documento predisposto, in occasione della protesta simbolica di oggi, a sostegno della filiera dopo i lunghi mesi di lockdown e di limitata attività a causa dell’emergenza Covid-19.

 

Liistro e gli operatori canicattinesi hanno così descritto le condizioni drammatiche del comparto della ristorazione e dei pubblici esercizi, così come del settore agroalimentare che si occupa della trasformazione dei prodotti agricoli.

 

Una situazione difficile quella vissuta dagli esercenti così come dalle aziende di catering, di banqueting, a cui si aggiungono, altresì, le agenzie di organizzazione eventi, fotografi, service, tinto lavanderie, fioristi e commercianti (es. abiti da cerimonia, bomboniere e simili) che vivono proprio di eventi e di cerimonie, purtroppo, impedite dalle misure restrittive anti Covid di quest’ultimo anno.

 

Il settore però guarda al futuro e alla ripartenza, e in tal senso dalla CNA si avanzano proposte di sostegno per il rilancio, sia nell’immediato, ad iniziare dalla zona “gialla” nella quale si trova al momento la Sicilia, che a più lungo tempo.

 

Alla Regione, si chiede così di assumere un ruolo rilevante in questa difficile fase prevedendo una ulteriore azione di contributo economico a favore della filiera, connettendolo al dato di maggiore perdita subita nel raffronto tra l’anno 2020 e l’anno 2019. 

 

Inoltre, per CNA, come previsto nella precedente norma di stabilità della Regione Siciliana, è auspicabile un intervento della rete siciliana dei Consorzi fidi, mentre per quanto riguarda l’approvvigionamento finanziario, occorre aumentare la dotazione finanziaria dello strumento del Fondo Sicilia per la ricettività e la ristorazione gestito da IRFIS, dato il via allo strumento denominato Fondo Ripresa Artigiani, uno strumento che guarda anche al domani favorendo gli investimenti e gli impegni di medio termine delle imprese artigiane che fanno parte in maniera considerevole della filiera, velocizzando, nel contempo, l’utilizzo delle risorse relative al Fondo decentratopari a 38milioni di euro in favore delle imprese siciliane.

 

Infine, per l’Organizzazione delle piccole e medio imprese artigiane, occorre l’attuazione di un piano straordinario di riposizionamento dell’offerta sicilianada programmare da subito in vista dell’auspicato scemare della crisi sanitaria.

 

Al Governo nazionale si chiedono, invece, tra le altre cose, una maggiore attenzione alle scadenze esattoriali, una mirata campagna vaccinale, misure di abbattimento del costo del lavoro, l’esenzione della tassazione per tutto il 2021, l’esenzione totale delle imposte locali, e sostegni a fondo perduto calcolati sulle perdite effettive dell’intera annualità 2020 su quella del 2019, con, ampliamento del plafond di credito dei 30.000 euro, garantito dallo Stato e una attenzione alle posizioni di indebitamento delle imprese prevedendo ulteriori moratorie.

 

Da subito, però, essendo la Sicilia in zona “gialla”, la categoria chiede un prolungamento dell’orario per la ristorazione, dalleore 18.00 con ingressi sino alle ore 21.00 con la chiusura entro le ore 22.00.

 

delegazione-cna-comune-canicattiniDal canto loro gli Amministratori comunali di Canicattini Bagni, nel sottolineare il loro totale appoggio e sostegno alle rivendicazioni del documento CNA e vicinanza a tutte le imprese della filiera, non hanno mancato di far rilevare gli impegni assunti a livello locale con fondi del Bilancio del Comune per quanto riguarda l’abbattimento  per un anno della tassa sul suolo pubblico, e l’abbattimento per i mesi di lockdown per quanto riguardo la TARI e  per le aziende anche proprietarie dell’immobile dell’attività, anche dell’IMU.

 

Senza ricevere alcun contributo da parte della Regione, nonostante gli annunci fatti un anno addietro che sarebbero dovuti arrivare con il Fondo Perequativo. Al contrario dello Stato che, invece, è intervenuto con i vari provvedimenti “ristori”.

 

«La Regione, infatti, - hanno sottolineato il Sindaco Miceli e l’Assessore Gazzara – pur avendo annunciato un anno fa interventi attraverso il Fondo Perequativo, a tutt’oggi non ha trasferito un solo euro ai Comuni che, come nel caso di Canicattini Bagni, sono intervenuti con propri fondi di Bilancio a fianco di questo importante comparto, appesantendo ulteriormente le già precarie condizioni degli strumenti finanziari comunali.  Per quanto ci riguarda, infatti, abbiamo abbattuto totalmente per un anno la tassa sul suolo pubblico, e la TARI e l’IMU per i mesi di lockdown».

 

C’è comunque l’esigenza di pensare alla ripartenza e al futuro, è emerso nel corso dell’incontro di oggi, con interventi che abbiano genitura anche a livello locale.

 

«Da questa vicenda, dolorosa per le imprese – conclude il Presidente Amenta – si esce solo se si riesce a fare comunità, insieme all’Amministrazione locale, all’interno di un progetto per ripartire che deve coinvolgere tutti, imprese ed ente pubblico. Adesso bisogna programmare il futuro, valorizzando l’attività privata, insieme a quella dell’Amministrazione, utilizzando le competenze di quest’ultima, per salvare, insieme, e rilanciare queste comunità che sempre più si stanno spopolando. Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla passarella del Presidente della Regione  a Palazzolo Acreide, ma un centesimo però non l’ha saputo trasferire ai Comuni per sostenere le imprese, scaricando tutto sul Governo nazionale. E allora, due sono i livelli d’intervento: uno è quello sanitario, per cui ci auguriamo entro l’estate si possa uscire da questo dramma; l’altro è quello di programmare da adesso il futuro delle imprese e del territorio mettendosi insieme all’Amministrazione pubblica, magari costituendo Cooperative di Comunità per pensare alla ripartenza».

 

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