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Governo e parlamento regionale non più credibili sul trasferimento dei fondi ai Comuni, nel giro di 24 ore hanno già ritrattato gli impegni assunti davanti a 200 sindaci e all’AnciSicilia

Scritto da Gaetano Guzzardo    Sabato 27 Febbraio 2016 17:03

amenta74«Dopo quattro ore di discussione con i vertici dell’Assemblea Regionale Siciliana, i Capigruppo e l’Assessore all’Economia Baccei, chiuso con l’impegno ad aprire un tavolo tecnico a Roma con il Governo nazionale, riconoscendo le giuste rivendicazioni dei Comuni, che nell’arco di questi ultimi anni hanno già perso quasi 700 milioni dei fondi che gli spettavano, oggi Governo e Assemblea regionale tornano in Aula per emendare un Finanziaria che si sono già spartiti, penalizzando ulteriormente i Comuni».

 

 

Così il Vice Presidente di AnciSicilia, Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni, alla notizia della discussione all’Ars di un emendamento che anziché riconoscere, com’era stato fatto nell’incontro dei giorni scorsi, i tagli ai danni dei Comuni, li vorrebbe penalizzare ulteriormente con nuove proposte che non modificano e non migliorare le difficoltà rappresentate dagli Enti Locali.

 

«E’ inverosimile – aggiunge Paolo Amenta – quello che  sta succedendo, Governo e Ars non sono più credibili e come Comuni non abbiamo più interlocutori seri.

 Si erano assunti l’impegno di non tagliare i 115 milioni destinati agli investimenti dei Comuni, ed ora li hanno ridotti a 50, inserendo ancora la possibilità di pagare le rate mutuo con i fondi  Pac senza autorizzazione del Cipe e del Ministero. Dimenticando che altri 114 milioni dei 340 previsti nella Quota corrente aspettano ancora il via libera da parte del Ministero.

Per cui, ancora una volta, i Comuni sono considerati alla stregua di una qualsiasi associazione di volontariato.

Insomma, siamo al punto di partenza, d’altra parte non si è più capito chi comanda in Sicilia, se Crocetta o Baccei, per cui nel chiedere l’immediato intervento del Governo romano, chiediamo altresì all’Ars di non discutere del punto riguardante la Quota investimenti ai Comuni. Non solo, ma siano loro a dare risposte e ad interloquire con le cooperative del Terzo Settore sui servizi da garantire nei Comuni».

 

 

Ultimo aggiornamento ( Domenica 28 Febbraio 2016 17:25 )
 

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