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IL 19 NOVEMBRE IN PIAZZA PER DIFENDERE L'ACQUA PUBBLICA. L'INIZIATIVA E' DEL COORDINAMENTO DEI SINDACI CHE NON CONSEGNANO GLI IMPIANTI E DEL COMITATO REFERENDARIO PER L'ACQUA BENE COMUNE

Scritto da Gaetano Guzzardo    Mercoledì 26 Ottobre 2011 19:05

un-momento-incontro-sindaci-comitato-acqua-pubblicaIn piazza per difendere l'acqua pubblica. È quanto deciso ieri sera, in un incontro che si è svolto presso il Palazzo Comunale di Canicattini Bagni, dal Coordinamento dei Sindaci che non hanno consegnato gli impianti delle loro città a SAI 8, la società che in provincia di Siracusa gestisce il Servizio Idrico Integrato, e con il quale i primi cittadini hanno intrapreso un braccio di ferro per la rescissione del contratto, per una serie di inadempienze contrattuali, ad iniziare dai mancati investimenti nel territorio e il pagamento dei canoni annuali (oltre 4 milioni di euro per gli anni 2010 e 2011), che le vengono contestate.
Insieme ai Sindaci ieri sera c'erano anche i rappresentanti territoriali e regionali del Comitato Referendario Siciliano "2 Si per l'acqua bene comune", che ha presentato all'Assemblea Regionale Siciliana una Proposta di Legge di iniziativa popolare, sottoscritta anche dai 12 Comuni che si rifiutano di consegnare gli impianti (che tra l'altro hanno modificato i propri Statuti a favore dell'acqua "bene comune"), attualmente in discussione alla IV Commissione all'ARS, per un riordino del Sistema Idrico Integrato della Regione Sicilia, alla luce del Referendum per la gestione pubblica dell'acqua, votato da quasi la totalità degli italiani. Insieme, quindi, il Coordinamento dei Sindaci e il Comitato Referendario Siciliano, hanno concordato azioni di lotta comuni, ad iniziare dalla Manifestazione pubblica a Siracusa programmata per sabato 19 Novembre alle ore 10,00, per ribadire assieme ai cittadini, alle associazioni, alla società civile e alle forze sociali e politiche della provincia, e complessivamente della Sicilia, l'inadeguatezza di una gestione privata dell'acqua, che sta causando enormi disagi alle popolazioni, sia per i mancati investimenti nel territorio, sia in termini di costi, a dir poco eccessivi.
Dunque, dopo aver vinto il primo scontro ottenendo dal TAR la sospensiva dei commissariamenti ad acta decisi dalla Regione, per la consegna degli impianti, i Sindaci sono sempre più decisi a recuperare il loro ruolo all'interno dell'ATO, oggi, a loro giudizio, occupato abusivamente (e in tal senso sono stati presentati i ricorsi al TAR), dal Commissario regionale, e riconfermano la volontà di mantenere pubblico il servizio di gestione dell'acqua, non cedendo gli impianti a SAI 8.
Si intensificano così le iniziative e si allarga il fronte delle adesioni in questa battaglia che non vede più soli i Sindaci, ma con loro ci saranno oltre al Comitato Referendario Siciliano "2 Si per l'acqua bene comune", anche tutti i cittadini, le associazioni, la società civile e quanti hanno a cuore il futuro di un servizio essenziale, come quello idrico che, come dichiarato dal sindaco Paolo Amenta, vice presidente dell'ATO Idrico, non può essere mercificato, né può ripercorre strade ritenute fallimentari come quella della privatizzazione con SAI 8.
Un appello che i Sindaci rivolgono a tutti, soprattutto alle popolazioni dei Comuni della provincia, per una adesione massiccia alla Manifestazione del 19 Novembre al termine della quale, in Piazza Archimede, si chiederà un incontro con il Prefetto di Siracusa.
 

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