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IL SINDACO AMENTA E ALTRI 14 SINDACI CHIEDONO L'ASSEMBLEA DELL'ATO IDRICO E L'INCONTRO CON LOMBARDO

Scritto da Gaetano Guzzardo    Giovedì 22 Settembre 2011 17:05

paolo_amentaI sindaci della provincia di Siracusa, per la terza volta consecutiva, richiedono, questa volta al Commissario dell'Ato Idrico Gustavo Cardaci, la convocazione urgente, preferibilmente entro il 24 settembre, dell'Assemblea dell'ATO Idrico di Siracusa, per definire la questione legata al contratto con SAI 8 e il commissariamento, da parte della Regione, del Consiglio di Amministrazione del Consorzio ATO, prima, e di recente anche della stessa presidenza del Consorzio e, pertanto, anche dell'Assemblea composta dai sindaci dei 21 Comuni e dalla Provincia Regionale di Siracusa.
Ad avanzare la richiesta è ancora una volta il vice presidente dell'Assemblea dell'ATO, Paolo A-menta, sindaco di Canicattini Bagni, e con lui altri 14 sindaci (gli altri sei sindaci mancanti, Augu-sta, Floridia, Pachino, Priolo, Rosolini, Siracusa, erano fuori sede), quindi ben oltre 1/5 previsto dallo Statuto, che hanno sottoscritto tale richiesta, così come anche l'altra lettera, quella indirizzata al presidente della Regione, on. Raffaele Lombardo, per un'udienza, che una volta per tutte chiarisca i vari ruoli, dopo la revoca delle delibere dell'Assemblea e della convocazione della riunione della stessa su richiesta di 1/5 dei soci per il 13 settembre scorso (prima richiesta il 25 agosto e seconda richiesta il 6 settembre), fatte dal Commissario, impedendo così un legittimo diritto dei soci di poter deliberare su fatti urgenti quali: 1) approvazione del verbale della seduta precedente, 2) presa d'atto del decreto di nomina del Commissario in sostituzione del CdA dell'ATO e provvedimenti consequenziali, 3) deliberazioni Commissariali nn.2 e 3 e provvedimenti consequenziali; ai quali si è aggiunta nella seconda richiesta anche un quarto punto, ricorso per ottemperanza promosso da SAI 8 spa contro il CONSORZIO ATO di SR (e contro il Comune di Melilli) avanti al CGA (udienza fissata per il 19/10/2011) e provvedimenti consequenziali. Le delibere revocate dal Commissario erano un atto di indirizzo dell'Assemblea al CdA del Consor-zio per procedere alla rescissione del contratto con SAI 8, dopo la contestazione di una serie di ina-dempienze contrattuali, dal mancato versamento del canone annuo (mancano gli anni 2010 e 2011) pari a circa 2 milioni di euro l'anno, come quota di funzionamento del Consorzio, dove all'interno sono previste i pagamenti delle rate dei Mutui dei vari Comuni, al mancato deposito del contratto di finanziamento a garanzia della realizzazione dell'intero Piano d'Ambito, per la quale ha sotto-scritto gli accordi. Piano Triennale di investimenti, tra l'altro, già scaduto lo scorso 31 dicembre 2010, con opere realizzate in percentuale irrisoria e comunque inferiore a quella prevista dallo stesso piano.
Da ciò, la decisione della maggioranza dei Comuni di non consegnare i propri impianti a SAI 8, nonostante le diffide del Commissario.
Per quanto riguarda le revoche dell'Assemblea, invece, come si legge nel documento firmato dai sindaci, queste erano state decise, la prima, dall'assessore provinciale Stefano Andolina, nella sua veste di presidente. Lo stesso aveva affermato, come scrivono i sindaci, di "essere stato indotto in tal senso su istanza del Commissario del CdA".
La seconda revoca, al contrario, era stata dello stesso Commissario Gustavo Cardaci, senza tener conto dell'art. 3 dello statuto ATO: " la convocazione è disposta dal Presidente anche quando lo richiedano i Comuni che, complessivamente, rappresentino almeno 1/5 delle quote di partecipazione.
Secondo quanto sostenuto da Amenta e dai sindaci della provincia, infatti, non competerebbe al presidente l'arbitrio di revocare (rectius: impedire) la convocazione dell'assemblea né quello di sta-bilire egli stesso quando ricorrano o meno i motivi che giustificano l'urgenza della convocazione, rilevata dai consorziati-diffidati.
Da qui la nuova richiesta di convocazione dell'Assemblea per domani o al massimo sabato pros-simo.
Nello stesso tempo i sindaci hanno chiesto un incontro al presidente Lombardo per discutere con lui sulle motivazioni che sottendono ai provvedimenti di nomina del Commissario del CdA e del presidente dell'ATO 8 di Siracusa, considerato che alla data della loro emanazione erano già venute meno le ragioni che li hanno giustificati; le decisioni intraprese dal Commissario ed i comportamenti messi in atto, ostativi del diritto dei consorziati, che rappresentino 1/5 delle quote, alla convocazione con urgenza dell'assemblea dell'ATO Idrico, compromettono il loro diritto di deliberare sulle materie di competenza.
Ragioni per le quali, come sottolinea il sindaco Amenta nel documento firmato anche dagli altri 14 primi cittadini, si chiede il ritiro dei provvedimenti con i quali sono stati commissariati il CdA ed il Presidente dell'ATO 8 ed è stato nominato il Commissario Cardaci.
Ultimo aggiornamento ( Giovedì 22 Settembre 2011 17:11 )
 

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