INCONTRO SINDACI ASP PER EVITARE IL TRASFERIMENTO DI UROLOGIA DA SIRACUSA ALL'OSPEDALE DI LENTINI
Si è tenuta stamani a Siracusa la Conferenza di Servizi tra i sindaci della provincia e i dirigente Asp 8 sulla Sanità. Presenti, con il direttore generale Franco Maniscalco e il direttore sanitario Corrado Vaccarisi, il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, quello di Francofonte, Giuseppe Castania, di Floridia, Arturo Spadaro, l'assessore alla politiche sanitarie del Comune di Noto, Eraldo Zerbini, e il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, in rappresentanza dei Comuni montani.
Al centro dell'incontro la decisione dei vertici dell'Asp di trasferire il reparto di Urologia dall'Umberto I di Siracusa all'ospedale di Lentini.
Per il sindaco Amenta, nel rispetto dei dati offerti dal direttore generale Maniscalco di una riduzione degli interventi all'Umberto I, non si può privare il nosocomio del Comune capoluogo di un servizio così importante per l'intero comprensorio, considerato che si allunga sempre più la vita, e la presenza di cittadini della terza età, in particolare nell'area montana della provincia. «Il trasferimento di un reparto come Urologia da Siracusa a Lentini - ha detto Amenta - oltre a privare la struttura ospedaliera del Comune capoluogo, di un servizio che interessa una fascia sempre maggiore di cittadini, non tiene conto dei disagi che questa scelta comporterebbe per gli anziani dei Comuni montani, a causa della distanza con Lentini e, in particolare, a causa della carenza di colle-gamenti dei trasporti pubblici con la zona nord della provincia. Significherebbe che gli anziani che hanno bisogno dell'Urologia da Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla, Sortino, Palazzolo o Canicattini, dovranno prima recarsi a Siracusa e da qui trovare le coincidenze per Lentini. E allora - ha continuato il primo cittadino di Canicattini - se il problema della permanenza del servizio a Siracusa, tra l'altro luogo di grande centralità, oltre che strategico per l'intero territorio, è lo stato stesso di questo reparto, si punti agli investimenti strutturali ed infrastrutturali, oltre che nella formazione e nell'informazione, per rendere questo servizio all'avanguardia, evitando i viaggi della speranza in altre strutture, soprattutto se di altre province. Ma privare il territorio di un servizio così importante per i motivi che ho specificato, sarebbe un ulteriore impoverimento complessivo della città di Sira-cusa così come di tutta la zona montana».
L'intervento del sindaco Amenta è stato condiviso dagli altri sindaci presenti all'incontro e dello stesso direttore generale dell'Asp Siracusa, Franco Maniscalco, che si è dichiarato disponibile, nel bloccare intanto il trasferimento del reparto, e nel trovare altre soluzione per non privare l'Umberto I dell'Urologia.
Al centro dell'incontro la decisione dei vertici dell'Asp di trasferire il reparto di Urologia dall'Umberto I di Siracusa all'ospedale di Lentini.
Per il sindaco Amenta, nel rispetto dei dati offerti dal direttore generale Maniscalco di una riduzione degli interventi all'Umberto I, non si può privare il nosocomio del Comune capoluogo di un servizio così importante per l'intero comprensorio, considerato che si allunga sempre più la vita, e la presenza di cittadini della terza età, in particolare nell'area montana della provincia. «Il trasferimento di un reparto come Urologia da Siracusa a Lentini - ha detto Amenta - oltre a privare la struttura ospedaliera del Comune capoluogo, di un servizio che interessa una fascia sempre maggiore di cittadini, non tiene conto dei disagi che questa scelta comporterebbe per gli anziani dei Comuni montani, a causa della distanza con Lentini e, in particolare, a causa della carenza di colle-gamenti dei trasporti pubblici con la zona nord della provincia. Significherebbe che gli anziani che hanno bisogno dell'Urologia da Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla, Sortino, Palazzolo o Canicattini, dovranno prima recarsi a Siracusa e da qui trovare le coincidenze per Lentini. E allora - ha continuato il primo cittadino di Canicattini - se il problema della permanenza del servizio a Siracusa, tra l'altro luogo di grande centralità, oltre che strategico per l'intero territorio, è lo stato stesso di questo reparto, si punti agli investimenti strutturali ed infrastrutturali, oltre che nella formazione e nell'informazione, per rendere questo servizio all'avanguardia, evitando i viaggi della speranza in altre strutture, soprattutto se di altre province. Ma privare il territorio di un servizio così importante per i motivi che ho specificato, sarebbe un ulteriore impoverimento complessivo della città di Sira-cusa così come di tutta la zona montana».
L'intervento del sindaco Amenta è stato condiviso dagli altri sindaci presenti all'incontro e dello stesso direttore generale dell'Asp Siracusa, Franco Maniscalco, che si è dichiarato disponibile, nel bloccare intanto il trasferimento del reparto, e nel trovare altre soluzione per non privare l'Umberto I dell'Urologia.
Ultimo aggiornamento ( Venerdì 09 Dicembre 2011 03:26 )
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