Cari Amici, Concittadini di Hartford, Gentilissima Signora Ann Uccello, Sindaco Segarra, Illustri Ospiti,

nel ringraziare la “Canicattinese Men’s Society” e il suo Presidente Paul Pirrotta, che in una ricorrenza importante come quella che celebriamo oggi ha voluto qui ad Hartford il sindaco della città nella quale sono radicate le radici comuni identitarie, Canicattini Bagni, a testimonianza della robustezza di un legame ancora vivo con la propria storia, e con la terra che a molti di coloro che sono qui, o ai loro genitori, ha dato i natali.

 E come sindaco di Canicattini Bagni sono onorato dell’invito e di essere in mezzo a voi, con l’altra parte della mia città e con i miei concittadini che hanno scritto e stanno scrivendo pagine di storia, con grande dedizione e dignità, lontano dallo sguardo materno della terra Iblea che, come tutte le madri, li conserva amorosamente nel suo cuore.

A voi tutti rinnovo la vicinanza e l’affetto di tutti i canicattinesi di Sicilia.

Come ho avuto modo di sottolineare nelle mie due precedenti presenze qui ad Hartford, e negli incontri avuti in questi anni a Canicattini Bagni con  tanti di voi nel corso delle vostre visite, anche se per breve tempo: le nostre comunità, seppur divise dalle distanze, continuano ad essere legate da quelle radici identitarie forti e indistruttibili che richiamavo all’inizio.

Un compito impegnativo e di responsabilità del quale si è fatto carico, con la sua nascita 30 anni addietro, proprio la “Canicattinese Men’s Society”, diventando un punto di riferimento e di approdo, non solo affettivo, storico e della conservazione della memoria, ma anche di sostegno e di aiuto per tutti i canicattinesi che hanno affrontato, non senza dolore, l’emigrazione.

Una pagina della nostra storia che non abbiamo mai cancellato dalla memoria, così come nessun padre o madre ha mai dimenticato i figli costretti dal bisogno a lasciare la propria terra e le proprie radici culturali per una nuova speranza.

Quel dolore e quella speranza che, purtroppo, in questi ultimi anni come siciliani, in quanto porta dell’Europa nel Mediterraneo, abbiamo imparato a conoscere, o abbiamo rivisto, negli sguardi e negli occhi di tante persone, di tante donne e, in particolare, di tanti bambini, che  tutti i giorni, fuggono dalle guerre, dalle violenze, e dalla miseria del Sud del Mondo e dai Paesi a noi vicini, al di la di quel mare che deve tornare ad essere un ponte di pace ed una piattaforma di sviluppo e crescita comune, e non di morte.

A loro abbiamo dato, spesso da soli, e continuiamo a dare,  tutto il calore dell’accoglienza di una terra, la Sicilia, che nella storia è diventata crocevia di popoli e culture diverse.

Oggi, fortunatamente, questo sentimento umanitario, come avrete certamente seguito dalla stampa o visto nei grandi network, si è allargato a tutta l’Europa. Ogni singolo Paese, uscendo dagli egoismi di parte, ha compreso il dramma di un fenomeno che rischia di distruggere e cancellare interi popoli e intere culture, ed ha aperto le porte dei propri confini.

Questo, di certo, non ci fa dimenticare i problemi di casa nostra, ad iniziare  dalla nuova emigrazione di tanti nostri giovani, di tanti laureati, che a causa di una crisi economica iniziata globalmente ma dai risvolti che riguardano le scelte dei singoli Paesi, non riescono a trovare lavoro in Italia, in Sicilia, e sono costretti, come è stato per tanti di voi, a lasciare i propri affetti e la propria terra.

Per questi giovani, per questi nuovi emigranti, dobbiamo impegnare di più la politica e i governi, ad iniziare da noi Sindaci che vediamo spopolare le nostre città e le nostre comunità.

La Sicilia è una terra ricca di risorse uniche, da quelle paesaggistiche ed ambientali, a quelle storiche, archeologiche, culturali, ed enogastronomiche. Pensate al clima, al sole, al mare, ai beni patrimonio dell’Unesco, quattro dei quali sono a ridosso della nostra Canicattini Bagni (Noto, Palazzolo Acreide, Pantalica e Siracusa), e pensate al grande valore che nel Mondo ha la Dieta Mediterranea, scelta anche qui in America per combattere l’obesità, in particolare quella infantile.

Per questo, per quanto mi riguarda, da Sindaco della mia città, da Presidente dell’Agenzia di Sviluppo degli Iblei, e nel mio ruolo di Vice Presidente regionale dell’Anci, l’Associazione di tutti i 390 Comuni siciliani, dove sono responsabile del settore Sviluppo, ho proposto e lanciato in Sicilia un nuovo modello di crescita e di sviluppo, sulla quale indirizzare tutte le risorse pubbliche e private, che parta proprio dalla valorizzazione di questo enorme patrimonio economico, per ridare fiducia e speranza ai nostri giovani.

Un modello di sviluppo che nei mesi scorsi è diventato un Documento di Programmazione che è stato approvato e condiviso da tutti i 390 Sindaci siciliani.

Un modello di crescita della nostra terra, dalle comuni radici, che presuppone l’impegno di tutti, anche delle comunità d’oltreoceano che posono aiutare, come qui ad Hartford, nel Connecticut, ad investire attraverso nuovi scambi culturali, sociali e commerciali che valorizzino, le risorse reciproche, e le “eccellenze” che la nostra terra sa produrre.

Ecco, cari Amici e Concittadini di Hartford, credo che questo, assieme alla conservazione della memoria della nostra storia, siano i compiti e le responsabilità che abbiamo nei confronti delle generazioni future.

Questo, come dicevo, il ruolo di un Sindaco che lavora per il bene della propria città e della propria comunità, come ci ha insegnato un grande Sindaco di questa città, Hartford, la nostra concittadina Antonietta “Ann” Uccello.

La mia presenza qui oggi, dopo aver avuto l’onore di ospitare qualche mese addietro a Canicattini Bagni, una mostra fotografica sulla sua esperienza di vita e in politica, è anche per rendere omaggio ad una grande ed illustre canicattinese di enorme spessore umano, di profondi valori e ideali, che nei ruoli politici e amministrativi di prestigio che ha ricoperto, ha  sempre operato nell’interesse della comunità che ha rappresentato.

Conoscere personalmente il Sindaco Ann Uccello, mi piace chiamarla ancora così, ed il suo percorso di vita in occasione delle mie visite ad Hartford, è stato per me, canicattinese e Sindaco della città che ha dato i natali alla sua famiglia,  motivo di soddisfazione e nello stesso tempo di fierezza.

La sua esperienza di Sindaco di Hartford, condotta con rettitudine e lealtà nei confronti di tutta la comunità, senza esclusione alcuna, sono stati per me modello ed esempio in questi anni di mia sindacatura, e per questo le sono grato.

Un Sindaco può essere ricordato ed apprezzato in tanti modi: per aver bene operato, per una piazza, un’opera di interesse collettivo, l’attivazione di un servizio, e così via.

Ma essere circondato dall’affetto e godere in ogni momento della propria esistenza, anche a distanza di tanti anni dall’espletamento del mandato, dell’apprezzamento della propria comunità, come nel caso del Sindaco Ann Uccello, è qualcosa che va ben oltre il semplice ricordo, perché si entra nel cuore dei cittadini.

Questo deve essere l’obiettivo di chi va a ricoprire una carica pubblica.

Per tutto ciò ho accolto la richiesta che veniva proprio da qui, da questo comunità,  di intitolare Via Tasso ad Ann Uccello, li sono le radici canicattinesi della sua famiglia.

Penso sia il modo migliore per onorare e ricordare una nostra concittadina che ha dato tanto alla sua comunità.

Grazie Sindaco Uccello, e ancora grazie alla “Canicattinese Men’s Society” per avermi voluto qui, e nel rinnovare e rafforzare il rapporto tra le nostre comunità, a voi tutti giunga il saluto e l’abbraccio di tutti i cittadini di Canicattini Bagni.

Hartford, 12 Settembre 2015                                            Il Sindaco

                                                                               Paolo Amenta 

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