Sono stati il parroco della Chiesa Madre, don Rosario Pitruzzello, il vice don Francesco Antonio Trapani, e don Fortunato Di Noto, fondatore dell'Associazione Meter a difesa dei minori, a presiedere la cerimonia di intitolazione, così com'era stato deciso nel febbraio del 2009, dell'Asilo Nido Comunale di via San Nicola, riaperto al pubblico, dopo i lavori di ristrutturazione, a S. Maria Goretti.
Grazie alla collaborazione tra il Comune, Assessorato alle Politiche Sociali guidato dall'assessore Paolo Formica e i Servizi Sociali diretti dalla dottoressa Adriana Greco, con il "Centro Studi Devozioni Popolari" diretto dallo studioso e ricercatore di arte sacra Tanino Golino, ieri sera, nell'anniversario dell'uccisione della giovane martire marchigiana nata nel 1890 a Corinaldo, e uccisa alle Ferriere di Conca (Nettuno, dove si era trasferita con la famiglia) con 14 coltellate nel tentativo di stupro, il 6 luglio del 1902 all'età di 12 anni, da un suo vicino di casa, Alessandro Serenelli, alla presenza del nipote della Santa, Luigi Goretti, si è svolta la cerimonia.
Dopo la Santa Messa, presenti la presidente del Consiglio comunale, Loretta Barbagallo, l'assessore Formica con la fascia tricolore, in qualità di assessore anziano, essendo fuori sede il sindaco Paolo Amenta e il vice sindaco Salvatore La Rosa per impegni istituzionali a Palermo, e ancora assessori e consiglieri comunali, la dirigente dei Servizi Sociali, Adriana Greco, unitamente al personale dell'Asilo Nido, coordinato da Maria Cavalieri e Angela Cugno, le mamme e i bambini dell'Asilo, si è dato vita alla processione con la statua portata in spalla dai volontari della Protezione Civile comunale, sino all'Asilo di via San Nicola, dopo un giro per le principali vie del quartiere.
La statua è stata posta all'ingresso della scuola, assieme ad mattone della casa di S. Maria Goretti, donato dal nipote Luigi con tanto di attestazione di autenticità, a voler vegliare sui bambini che frequentano quel luogo e per loro tutti i bambini della città.
Nei confronti dei quali, ha detto nel suo intervento don Fortunato Di Noto, bisogna avere sempre protezione, soprattutto oggi con la crescita di fenomeni come la pedofilia e la pedopornografia on line.
«I bambini sono la cosa più bella della vita e non bisogna violare la loro innocenza - ha detto don Di Noto - né bisogna utilizzarli per fare violenza come avviene con i bambini-soldati in molti paesi del sud del mondo. Ma il più grande insegnamento di S. Maria Goretti, del quale ognuno di noi deve prendere esempio, è stato il perdono del suo assassino».
A ringraziare Luigi Goretti, facendogli omaggio di una targa ricordo dell'evento, sono state la dirigente dei Servizi Sociali Adriana Greco e le operatrici dell'Asilo Nido, mentre l'assessore Paolo Formica ha fatto dono agli ospiti e a don Fortunato Di Noto di un disegno artistico raffigurante il Liberty cittadino.
«S. Maria Goretti - aveva dichiarato il sindaco Paolo Amenta - è un modello positivo. La sua fede, la dignità della povertà nel quale viveva e la difesa dei valori inviolabili della persona così come del suo essere cristiana, devono rappresentare per tutti noi e per le giovani generazioni un esempio, un faro per illuminarne il percorso. Non a caso la scelta di intitolare l'Asilo Nido, primo momento di socializzazione e formazione dei bambini, a "Marietta"».