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Nessuna certezza per il futuro dei Comuni, a rischio la tenuta sociale, l’assessore Baccei non da nessuna speranza di trasferimento dei fondi dei Comuni nell’incontro di oggi con AnciSicilia

Scritto da Gaetano Guzzardo    Martedì 01 Dicembre 2015 16:38

BACCEI AMENTANessuna certezza per il futuro dei Comuni siciliani che ad oggi hanno ricevuto appena il 20% dei fondi spettanti da parte della Regione per il 2015. L’Assessore Baccei oggi ci ha fornito solo un’analisi della drammaticità dei conti della Regione ma nessuna garanzia di avere quanto ci spetta. È chiaro che a rischio sarà la tenuta sociale”.

 

Così il Vice Presidente di AnciSicilia, Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni, al termine del lungo e teso incontro di questa mattina tra i vertici dell’Associazione dei Comuni Siciliani, guidati dal Presidente Leoluca  Orlando e dallo stesso Amenta, e i Sindaci siciliani, con l’Assessore regionale al Bilancio, Alessandro Baccei (nella foto con Amenta), presente anche il neo Assessore agli Enti Locali, Luisa Lantieri.

 

A Baccei i Sindaci hanno rappresentato il quadro ormai drammatico nella quale versano gli Enti senza liquidità e con circa 540 milioni di euro ancora da ricevere per il 2015 sui 675 spettanti. Una situazione desolante che manderà in dissesto la quasi totalità dei Comuni, e con essi quanti hanno rapporti con la pubblica amministrazione, quindi imprese sociali, ditte, fornitori di materiali e di servizi.

 

E proprio i servizi saranno i primi a saltare, poi i precari per cui la Regione su 200 milioni del Fondo di riequilibrio per il personale quest’anno è riuscita a trasferirne solo 80, insufficienti a pagare gli stipendi e i debiti per scopertura di cassa che i Comuni stanno affrontando con le Tesorerie per pagare i precari, così come sono insufficienti i 55 milioni di Quota corrente ricevuti sui 360 di diritto, mentre neanche un centesimo è arrivato nelle loro casse dei 115 milioni relativi alla Quota in conto capitale di cui invece, sino a questa mattina i Sindaci e l’Anci hanno chiesto la liquidazione.

 

Dal canto suo l’Assessore Baccei ha reso noto che è in corso la trattativa con lo Stato per i conti 2016 che, attraverso una modifica statutaria, il prossimo anno dovranno garantire i trasferimenti ai Comuni.

 

«Ma per l’anno in corso, che si sta chiudendo nel modo più nero – aggiunge il Vice Presidente Paolo Amenta – l’unica cosa che siamo riusciti ad ottenere è la promessa di una ricognizione dei conti dei vari Dipartimenti, per verificare l’esistenza di spazi finanziari che verrebbero trasferiti ai Comuni. Quindi, ad oggi, siamo al punto di partenza. Stessa cosa per quanto riguarda il rischio di dover restituire all’Unione Europea i finanziamenti dei Fondi strutturali, per le difficoltà più volte denunciate nella rendicontazione entro il 31 Dicembre. Parliamo di un miliardo e 200 milioni. Baccei ha confermato che ad oggi non c’è in programma nessuna proroga, anche se domani a Roma, nell’incontro Stato-Regione per le garanzie dei conti 2016, si tratterà anche di questo. Infine – continua il Vice Presidente di Anci Sicilia - per quanto riguarda il futuro dei precari dei Comuni, e della proposta del Pd e del Sottosegretario Faraone di creare un’Agenzia unica, ciò si è concordato che potrà essere motivo di confronto serio tra Anci e Regione.               Ma la situazione drammatica – conclude il Sindaco paolo Amenta -  come personalmente ho rappresentato a Baccei, resta quella della liquidità che non c’è nelle casse dei Comuni, considerato che non abbiamo più accesso a scoperture di Tesoreria, né il tentativo di  raschiare il fondo del barile di una Regione ormai al collasso potrà dare garanzie in tal senso.

La nostra preoccupazione di Sindaci e Amministratori è che a rischio è la tenuta sociale dei territori, in un momento in cui tutti gli indicatori ci danno in fondo alla classifica per crescita della disoccupazione e della povertà. E allora, aspetteremo 2-3 giorni, il tempo che si concludano le trattative tra Stato e Regione, se neanche da quel momento arriveranno notizie positive vuol dire che i Comuni scenderemo in piazza e protesteremo così come tutti gli altri settori».

Ultimo aggiornamento ( Martedì 08 Dicembre 2015 17:14 )
 

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