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“Pasqua in rosso e Sicilia in arancione”, da lunedì 15 marzo al 6 aprile 2021 le nuove misure anti Covid approvate dal Governo

Scritto da Gaetano Guzzardo    Domenica 14 Marzo 2021 16:50

sicilia-zona-arancionePubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 30 del 13/03/2021 (leggi) varato dal Consiglio dei Ministri, contenente le nuove  "Misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Covid-19".

Pertanto, da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le Regioni che erano in zona “gialla”, tra queste la Sicilia, passano tutte in “arancione” e quelle che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa.

Per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale, l'Italia sarà quindi tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali Regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna).

 

In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all'interno della Regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22. 


Nei restanti giorni, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile, tutte le Regioni in giallo, come detto, passeranno all'arancione e sarà possibile una visita al giorno con le stesse limitazioni di Pasqua, ma solo all'interno del territorio comunale. In queste giornate lo spostamento non sarà invece permesso nelle zone rosse.   

Sarà come sempre possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute o necessità, e per raggiungere il luogo di residenza o domicilio.   

 
Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l'incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive. 

 

In dettaglio il nuovo Decreto (apri) e Le Domande frequenti con le varie misure per Regione (apri FAQ)

 

Scompare la zona gialla e si passa all’arancione

Dal 15 marzo al 2 aprile, e il 6 aprile, le Regioni che erano in zona gialla, tra queste la Sicilia, passeranno in zona arancione.

 

In rosso per l'incidenza

Dal 15 marzo al 6 aprile si va in zona rossa, sempre in base a un'ordinanza del Ministero alla Salute, anche se "l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, sulla base dei dati validati dell’ultimo monitoraggio disponibile". Significa che saranno utilizzati i numeri della settimana precedente, dal lunedì alla domenica.

 

Le Regioni possono chiudere certe zone

Sempre dal 15 marzo al 6 aprile 2021 i presidenti di Regioni e Province autonome possono istituire zone rosse o anche misure più restrittive (come il lockdown) "nelle Province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti" oppure "nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determina alto rischio di diffusività o induce malattia grave".

 

Gli spostamenti

Sempre dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle Regioni in zona arancione è consentito, in ambito comunale, "lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22". Il limite massimo però è di due persone oltre a quelle conviventi. I minori di 14 anni non si contano, e quindi possono aggiungersi ad esempio ai genitori che visitano i nonni, così come i disabili o non autosufficienti conviventi. Questi spostamenti non sono consentiti in zona rossa.

 

PASQUA-ZONA-ROSSAPasqua in rosso

Il  3, 4 e 5 aprile 2021, sull'intero territorio nazionale, salvo le aree in zona bianca, si applicano le regole della zona rossa. All'interno delle Regioni ci si può spostare rispettando le regole appena esposte per le zone arancioni. Si tratta di una deroga alla regola generale delle zone rosse motivata dalle festività.

 

Figli in DAD: misure in favore dei genitori lavoratori

Il Governo prende provvedimenti per venire incontro alle esigenze delle famiglie per far fronte alla chiusura delle scuole o per i casi in cui i figli sono in quarantena, o in malattia da Covid.

- Lavoratori dipendenti: possono usufruire di congedi parzialmente retribuiti

- Lavoratori autonomi, forze dell’ordine, operatori sanitari: possono optare per un contributo di baby sitting, fino al 30 giugno 2021.

 

APRI O SCARICA IL DECRETO

 

Ricordiamo cosa si può e non si può fare in zona ARANCIONE e in quella ROSSA (vedi FAQ)

 

ZONA ARANCIONE

 

La zona arancione si caratterizza per il divieto generale di uscire dai confini del Comune, eccetto per i casi espressamente previsti dall’autocertificazione.

La principale differenza rispetto alla zona gialla è che in fascia arancione chiudono bar, ristoranti e pizzerie tutto il giorno e tutti i giorni, con la possibilità di asporto e consegna a domicilio.

I negozi sono aperti, anche parrucchieri e centri estetici, e sono ammesse le visite in casa di persone non conviventi, nei limiti che vedremo.

Scopriamo in questo articolo cosa si può e non si può fare in zona arancione, informazioni indispensabili per evitare la multa da 400 a 1.000 euro.

 

Spostamenti limitati al Comune        
Regola principale della zona arancione è il divieto di uscire dal Comune di residenza/domicilio, eccetto i motivi indicati nell’autocertificazione: salute, lavoro e necessità.

Tuttavia si può fare la spesa e raggiungere uffici e servizi indispensabili oltre i confini comunali, per necessità o convenienza economica.

Sempre consentito il rientro al luogo di domicilio, residenza e abitazione, anche fuori Regione. 

 

Coprifuoco
Il coprifuoco resta invariato dalle 22 alle 5 del mattino successivo, pena la sanzione amministrativa fino a 1.000 euro per i trasgressori. Durante il coprifuoco si può uscire soltanto per ragioni di salute, lavoro e necessità.

 

Bar e ristoranti chiusi
Queste attività sono chiuse al pubblico tutti i giorni e per tutto il giorno, eccetto che per l’asporto e la consegna al domicilio. Sempre vietato consumare cibo e bevande fuori dai locali.

 

Visite in casa  
Il decreto Covid in vigore dal 15 marzo conferma la possibilità di visitare amici e parenti non conviventi tra le mura domestiche con i seguenti limiti:

 - due persone al massimo (eccetto figli minori di 14 anni e conviventi disabili o non autosufficienti);

- una visita al giorno;

- entro i confini comunali.

 

Negozi aperti e chiusi

negozi sono aperti regolarmente, anche quelli “non essenziali”: abbigliamento, profumerie, igiene della persona, farmacie, librerie, supermercati, negozi di elettronica e molti altri restano in funzione secondo le ordinarie regole di prevenzione.

I centri commerciali sono chiusi nel weekend, eccetto i supermercati e le farmacie al loro interno.

 

Parrucchieri, barbieri e centri estetici
In zona arancione restano aperti parrucchieri, barbieri e centri estetici mentre devono chiudere i battenti in fascia rossa.

 

Scuola
Salvo diverse disposizioni regionali, in zona arancione gli studenti della scuola superiore possono frequente in presenza al 50%.

Invece sono aperte regolarmente la scuola dell’infanzia, le elementari e le medie, con mascherina obbligatoria dai 6 anni in su.

 

Sport e attività motoria         
Si può fare sport, come jogging e ciclismo, all’interno del territorio comunale e lontano da casa; infatti in zona arancione restano aperti parchi e giardini pubblici, salvo ordinanze locali più restrittive.

È ammessa anche l’attività motoria lontano dalla propria abitazione, nel Comune, nel rispetto del distanziamento e con la mascherina.

 

ZONA ROSSA

 

In fascia rossa non si può uscire dalla propria abitazione se non per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

 

Serve l’autocertificazione per gli spostamenti

Significa di fatto che non si può uscire di casa liberamente. Per qualsiasi spostamento, in qualsiasi fascia oraria, è necessaria l’autocertificazione, scaricabile anche dal sito del ministero dell’Interno.

 

Vietate le visite a parenti e amici (tranne a Pasqua)

In base al Dpcm del 2 marzo non si possono raggiungere abitazioni private, nemmeno una volta al giorno. Quindi niente visite ad amici o parenti. A meno che non si tratti di persone non autosufficienti che necessitino di aiuto o assistenza (si rientra nei casi di necessità, ndr). Si può sempre fare rientro presso la propria residenza o domicilio. Il divieto di visita cade nel periodo di Pasqua. Dal 3 al 5 aprile, infatti, sarà comunque possibile spostarsi all'interno della propria Regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.

 

Sì al rientro nelle seconde case

Si può fare rientro nelle seconde case di proprietà o in affitto (non valgono gli affitti brevi). Occorre provare di avere titolo di affitto o proprietà precedente al 14 gennaio. Ci sono però alcune regioni (come la Lombardia) che lo hanno vietato

 

Negozi chiusi (ma edicole, ferramenta e librerie aperte)

Sono chiusi i negozi al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati, i negozi di abbigliamento, di calzature e gioielli. Così come sono chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Ma sono aperti ipermercati, supermercati, discount. Come pure edicole, tabaccai, librerie, farmacie e parafarmacie, negozi di computer, elettronica, elettrodomestici, ferramenta, pompe di benzina, negozi di biancheria e di giocattoli, vivai.

 

Bar e ristoranti chiusi (ma ok a asporto e consegna a domicilio)

Niente servizio al tavolo in bar e ristoranti. Resta consentita fino alle 22 la sola ristorazione con consegna a domicilio o asporto (con divieto di consumazione nelle adiacenze). Consentito l’asporto fino alle 18 dai bar. Asporto possibile fino alle 22 da enoteche e vinerie.

 

Tutte le scuole in dad

Per quanto riguarda la scuola, a differenza di quanto avveniva in passato, in zona rossa la sospensione dell'attività in presenza nelle scuole è totale. Riguarda di ogni ordine e grado, compresi asili nido, scuole dell'infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

 

Si all’attività motoria vicino casa

È possibile fare attività motoria (dunque passeggiare) in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo della mascherina. È consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale. Rimangono chiuse palestre e piscine.

 

 

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