In merito a notizie di stampa pubblicate oggi sul Giornale di Sicilia dal titolo "Canicattini, Cavagrande al centro di polemiche", che riportano le dichiarazioni, come si legge, di "un sostenitore del gruppo di minoranza Trasparenza e Cambiamento, Enzo Cirinnà", in merito all'impossibilità di accedere ai laghetti di  Cavagrande del Cassibile dal sentiero di Contrada Cugni-Stallaini, addossandone tutta la responsabilità al sindaco Paolo Amenta, accusandolo di "fare a meno dell'assessore allo Sviluppo Economico e di gestire in maniera autoritaria numerose vicende, come quella dell'impossibilità di accedere a Cavagrande...", non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino di Canicattini Bagni.

«Ritengo pretestuose,  strumentali e millantatorie le accuse "gratuite e fuorvianti" che l'ex revisore dei conti Cirinnà ormai da tempo  mi destina - ha dichiarato il sindaco Amenta - per qualsiasi avvenimento accada nel territorio, compresa la pioggia dei giorni scorsi e il caldo dei giorni prima. Non pensando di possedere i poteri che Cirinnà mi attribuisce, di certo, per il ruolo che esercito e che la legge mi assegna, così come confermato alle amministrative di maggio dal 70% dei voti dei canicattinesi, posso rassicurare il sostenitore del gruppo di minoranza che spetta a me e a me solo decidere se nominare un assessore allo Sviluppo Economico o se trattenere la delega per me stesso, così come ho fatto, ritenendo di poter assolvere a questo compito, come sto facendo da tempo, con diligenza e competenza, così come mi sono impegnato in campagna elettorale. So che la qual cosa disturba Cirinnà che da tempo ambiava a questo ruolo, ma purtroppo per lui, il suo gruppo di riferimento, come leggo nell'articolo a firma "MAPE", le elezioni di maggio non le ha vinte, né tantomeno lo stesso ha mai evidenziato o esternato progettualità e proposte tali da attirare la mia attenzione.

Piuttosto, l'attenzione che riesce a strappare è nelle mistificazioni che lo stesso esterna nei mie confronti, favorito da una stampa che dovrebbe, per una questione etica, verificarne la veridicità prima di pubblicarne le dichiarazioni.

Far credere infatti - prosegue Amenta - che il sindaco di Canicattini Bagni, dopo aver proposto e firmato con l'Azienda Forestale un protocollo che ha portato alla realizzazione dell'apertura dell'accesso alla Riserva e ai laghetti di Cavagrande del Cassibile dalla parte canicattinese, e quindi da Contrada Cugni-Stallaini, con relativo sentiero, passamanerie, parcheggio e quant'altro necessario per la fruibilità di questo straordinario sito di grande valore paesaggistico (considerata anche la chiusura  dell'accesso dalla parte di Avola), sia il responsabile della momentanea chiusura di questa nuova apertura, è falso e pretestuoso. Lo dimostra il fatto che proprio nei giorni scorsi, così come da me disposto, è stata installata a ridosso del centro urbano e all'interno della città tutta la segnaletica indicativa per raggiungere Cavagrande da Stallaini, e durante la presentazione di incontri ed eventi non ho mancato una sola occasione per pubblicizzarla come si può evincere anche dai Comunicati emessi dall'Ufficio Stampa del Comune.

La chiusura momentanea del sentiero, ma questo Cirinnà non ha interesse a dirlo, è stata disposta dall'Azienda Foreste Demaniali di Siracusa, così come comunicato ai Sindaci di Avola - Noto - Siracusa e Canicattini Bagni con nota del 18 luglio 2012 protocollo n° 6181, oltre che all'Assessorato regionale Territorio e Ambiente, all'Ente Gestore della Riserva, al Dipartimento della Protezione Civile e per conoscenza alla Prefettura di Siracusa, per l'effettuazione dei "lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza per la pubblica fruizione della Riserva" finanziati dalla Regione, dopo che il fitto sciame sismico dello scorso ottobre (al quale si è aggiunto quello del mese scorso) con epicentro proprio Cavagrande, che forse sarà sfuggito a Cirinnà, ne ha pregiudicato la funzionalità a causa della caduta massi.

Quindi, nulla a che fare hanno i "poteri" del sindaco Amenta in una situazione del genere, più che mai, come dichiara Cirinnà, alcun interesse di "non danneggiare le attività commerciali di Avola che,evidentemente, con la promozione di un sentiero più agevole, subirebbero un danno", considerato che non mi alzo la mattina per fare la guerra ai Comuni viciniori e che è stato lo stesso sindaco di Canicattini Bagni a chiedere all'Azienda Forestale l'apertura del sentiero canicattinese.

Né tantomeno Cirinnà, pur di non riconoscere l'evidenza,  può pensare di nascondersi dietro le spalle di esponenti della maggioranza, in questo caso il consigliere Emanuele Tringali, citandolo, sapendo di mentire, nella sua dichiarazione riportata nell'articolo in questione,  quale promotore dell'operazione apertura sentiero e installazione segnaletica, tentando di creare così "attrito" con il sindaco, che al contrario il consigliere Tringali ha delegato a svolgere altri importanti ruoli (assessore all'Unione dei Comuni e presidente del Consiglio di Gestore del Centro Diurno Anziani).

Mi auguro, invece, che Cirinnà non sia contrario ai lavori di messa in sicurezza dell'accesso, che come comunica l'Azienda Forestale dureranno sessanta giorni. Non posso d'altra parte pensare che pur di darmi addosso, per motivi a questo punto a me sconosciuti,  preferisca rischiare l'incolumità dei visitatori?

Per noi, al contrario - conclude Amenta - la sicurezza dei cittadini così come dei fruitori e dei visitatori che con la loro presenza garantiscono la crescita economica del nostro territorio, sono state e continuano ad essere sempre care, così come del suo sviluppo futuro».