Una piccola enciclopedia dei gruppi, degli autori e dei generi musicali a Canicattini Bagni dal do-poguerra ad oggi, come lo stesso autore definisce questo "Bene... Bravo, Biiis!", poco più di una cinquantina di pagine scritte fitte, ma con dentro tutta la storia musicale di questa piccola cittadina sull'altopiano ibleo, da tutta conosciuta coma la "città della musica", che lo scorso anno ha festeggiato i 140 anni della Banda Musicale ed è teatro di eventi di grande spessore culturale ed artistico, come il festival Internazionale del Jazz "Sergio Amato", che aprirà i battenti il 5 agosto sino al 15, e poi il Raduno Bandistico dall'1 al 4 settembre e il festival Etnico che si chiuso lo scorso 23 luglio.
Parliamo di Sergio Carpinteri, 45 anni, artista poliedrico, fondatore di quel "Museo di Memorie e Ricordi dei Canicattinesi", attraverso il quale da anni, in via Regina Margherita, racconta la storia, la quotidianità e i cambiamenti sociali della sua città e dei suoi concittadini. Laureato all'Accademia di Belle Arti di Catania, è specializzato in "discipline pittoriche, visive e dello spettacolo", ma per lui l'arte è qualcosa che va ben oltre un "titolo", tantè che negli anni, lui che è anche geometra, di lauree ne ha accumulate altre due, in "Conservazione e tutela dei beni culturali" e in "Decorazione Arte Ambientale", pensate, con una tesi su "I memorabili giorni della Radio". Il suo nome è legato e presente in tante mostre e appuntamenti in Sicilia.
La sua è una continua ricerca, un continuo fotografare e filmare (... come ama fare), e quindi conservazione e salvaguardia della memoria quotidiana, un'azione quasi "maniacale" tesa ad evitare che si perda nei processi veloci dei tempi moderni, nelle distrazioni di una società supertecnologica che non sempre si guarda alle spalle per costruire il futuro.
E in questa sua attività di ricerca e di "ricostruzione" dei ricordi e della memoria di una collettività, la sua, quella canicattinese, non poteva di certo sfuggire l'anima musicale di questa cittadina, poco più di 7 mila anime, dove tutti suonano, dove in ogni famiglia c'è la presenza, almeno di uno strumento musicale, perché può capitare, come Carpinteri racconta nel suo libretto, che vi siano, come in effetti vi sono, intere famiglie che dedicano ed hanno dedicato la loro vita alla musica, basta citare gli Amato, Amato Jazz Trio, da Santino il papà, ai quattro fratelli che hanno segnato una pagina nel panorama jazzistico nazionale ed internazionale. E con loro i Cirinnà, musicisti da tre generazioni, con il papà Paolo trombettista di grande talento, ai quattro figli che si sono divisi dalla tromba, al piano al clarinetto al sax del più famoso Rino, jazzista, come gli Amato, che occupa una spazio di rilievo in Italia e nel mondo, in America poi dove ha studiato ed insegnato. E poi i Cicero, con Aurelio tenore e i fratelli che negli anni hanno lasciato un ricordo in quel grande contenitore che Sergio Carpinteri custodisce gelosamente.
Ed è proprio questo suo grande "baule" di ricordi e di memorie legato alla Musica, che Carpinteri apre e mette in luce con il suo "Bene... Bravo, Biiis!" presentato lo scorso sabato nell'Aula consiliare del Comune di Canicattini Bagni, assieme al vice sindaco Salvatore La Rosa e all'assessore allo Spettacolo, Angelo Pizzo, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale che ha patrocinato il progetto di Carpinteri. Carpinteri con un'operazione di raccolta vocale dai diretti interessati, oltre a raccontare le evoluzioni musicali delle fasce giovanili, e quindi i primi juke box, il famoso Wurlitzer a cestello, ai vari generi, dal melodico, al jazz, al rock, al metal, funk e così via, passa in rassegna cinquantanni di musica, dall'Orchestra Ocra, agli Amato Jazz Trio, ai più recenti Taxi Driver, a Strathosfere, alla Rosa di Cristallo, ai Playfire, ai Time Out, i Dreaming, i metallari di Reload.
Non solo ma andando a ritroso nel tempo, scorrendo la lunga lista dei gruppi giovanili che hanno animato la vita, gli spettacoli e i momenti culturali della cittadina, si rivivono momenti e nomi come 2Elio e i pianeti", protagonisti i fratelli Elio e Alberto Amato, con il padre Santino alla tromba, o The Birds, Bad Name, Blue Jeans Band, Eden Band, Dogma, Bolero, The Ippies, il Gruppo Folk Sant'Alfano, Holyfate, Ydra, Horse With no Name, Infamia, Made in Calcara, Live Album, Mood Swing Brothers, Nipotini di Stalin, Quartetto Mokambo, Reflection in tutte le sue formazioni diverse, Revolver, The one Sentimental Jazz Band, Self Made, Woodstock, New Big Band, The Noise, e tanti altri di cui sicuramente ci sfuggono i nomi, molti dei quali sono "rivissuti" nelle due serate organizzate sul palco di Piazza XX Settembre per il 1 e 2 agosto.
Come si vede Canicattini Bagni, da sempre, è stata un grande laboratorio musicale, grazie alla Scuola Comunale di Musica, oggi passata alla gestione dell'Associazione "Arturo basile", alla sua Banda, ad artisti come gli Amato e Cirinnà, e ad una Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paolo Amenta, che continuano a tenere stretto questo legame e a dare vita ad iniziative e manifestazione che hanno trasformato la città in un grande palcoscenico culturale ed artistico nazionale ed internazionale.