Il sindaco Paolo Amenta e l’Amministrazione comunale ricordano i 50 anni dell’istituzione della Guardia Medica a Canicattini Bagni. Un importante servizio per la salute e le prime cure dei cittadini, nato nel lontano 1964 da una iniziativa popolare del quale si fecero carico due cittadini, Salvatore Ficara, oggi 88enne pensionato, e il suo amico Paolo Cicero, raccogliendo le lamentele e il disagio della popolazione  costretta a recarsi a Floridia in caso di bisogno, a partire dalle ore 20, quando i medici di famiglia finivano la loro attività quotidiana. Canicattini Bagni, infatti, su disposizione della Regione Siciliana, era inserita nel distretto sanitario di Floridia e li i canicattinesi dovevano rivolgersi per le cure sanitarie.

Una situazione a dir poco funzionale per un servizio che veniva attivato nelle ore serali sino all’indomani mattina, considerata la distanza che separa i due Comuni, oltre alla mancanza di un qualsiasi sistema di comunicazione e trasporto.

La nascita della Guardia Medica, così come l’ha ricordata in questi giorni, nel corso di un incontro col  sindaco Paolo Amenta, uno dei suoi fautori, Salvatore Ficara, fu un vero evento storico per quel periodo. Ciò in quanto, dopo che erano andate a vuoto le richieste avanzate alla Regione dall’allora sindaco, il professore Michele La Rosa (che fu primo cittadino dal 1960 al 1961 e dal 1964 al 1968), a scendere in campo furono i cittadini per chiedere che Canicattini Bagni fosse resa autonomia con una propria Guardia Medica.

Salvatore Ficara e il suo amico Paolo Cicero, si fecero allora promotori di una raccolta firme in città, coinvolgendo tutte le famiglie, per chiedere appunto l’istituzione di questo importante servizio. Furono raccolte 1800 firme che vennero consegnate al sindaco La Rosa che, forte del sostegno dei suoi concittadini, le allegò alla richiesta avanzata all’Assessorato regionale alla Sanità per l’istituzione della Guardia Medica.

La Regione, stando sempre al racconto di Salvatore Ficara, modificò la composizione dei Distretti e tra la primavera e l’estate del 1964 Canicattini Bagni ebbe concessa la Guardia Medica che venne allocata nei locali dell’Ufficio Sanitario in via Regina Elena, angolo via dei Mille.

All’arrivo del provvedimento regionale, il sindaco La Rosa, ricorda ancora Ficara, convocò i propri concittadini ed i medici del paese in una storica assemblea nell’allora Cinema Elia in via Cavour, per dare la notizia e chiedere la collaborazione dei sanitari locali in attesa  che venissero nominati i titolari della prima Guardia Medica canicattinese.

Tutti i medici della città, i dottori Sebastiano Aiello, Frank Cultrera, Sebastiano Gionfriddo, Pasqualino Bombaci e Michele Ciarcià, diedero la loro disponibilità a garantire a turno già dall’indomani, dalle ore 20 sino alle ore 8 del mattino seguente, in attesa della nomina dei loro colleghi da parte della Regione.

Da allora, anche altri Comuni siciliani, nelle stesse condizioni di Canicattini Bagni, chiesero l’istituzione di questo importante servizio.

«Ricordiamo con grande soddisfazione ed orgoglio questo momento – ha commentato il sindaco Paolo Amenta – perché è la testimonianza dell’impegno di una intera comunità nel richiedere un servizio indispensabile come quello sanitario. Un impegno sociale, quello dei nostri concittadini Salvatore Ficara e Paolo Cicero, che oltre a permettere l’istituzione della Guardia Medica nella nostra comunità, ha fatto si che si tracciasse un percorso nella composizione di quelli che erano gli Uffici o Distretti Sanitari dell’epoca. Per gran parte dei canicattinesi sarebbe stato impensabile, privi di mezzi di trasporto e per giunta nelle ore serali, in particolare in inverno, in condizioni climatiche avverse, potersi recare a Floridia per chiedere l’intervento di un medico. Tantè che si andava avanti grazie alla completa disponibilità dei medici di famiglia che non si facevano negare mai, neanche nelle ore serali. Un grazie, dunque, all’intraprendenza del signor Ficara e del signor Cicero, per essersi assunti il compito di sostenere l’allora Sindaco La Rosa e la Giunta con una raccolta firme, ed un grazie anche a quei medici che sono sempre stati vicini alla loro comunità».