

La scena poteva benissimo essere tratta da uno dei tanti straordinari film del neorealismo italiano, quelli che hanno fatto grande il cinema italiano, e cos ci piace immaginarla. La scena si svolge nella grande piazza del centro storico di Canicattini Bagni, Piazza XX Settembre, davanti alla maestosa Chiesa Madre del 1796, dove per quasi cinquantenni don Rosario Pitruzzello ha esercitato e continua ad esercitare, nonostante i suoi 87 anni, il suo ministero sacerdotale, ricevuto il 29 giugno del 1951, oggi al suo 60 anniversario cos come il santo Padre Benedetto XVI. A ricordare questo anniversario, per due giorni, marted sera con oltre tre ore di spettacolo messo in piedi dalle varie associazioni, dall'Acr, dagli Scout, dalla Banda Musicale e da tanti parrocchiani, e ieri, festa dei Santi Pietro e Paolo, con una solenne concelebrazione presieduta dall'Arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo e dai sacerdoti canicattinesi, in una Chiesa Madre piena all'inverosimile, con in testa il sindaco Paolo Amenta, l'Amministrazione comunale, il Consiglio e la sua presidente Loretta Barbagallo, i militari delle varie armi e le forze dell'ordine (presente la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Polizia Penitenziaria, la Marina Militare, la Guardia di Finanza, la Forestale, la Marina Militare, la Polizia Urbana, i Vigili del Fuoco e altre forze), rigorosamente in divisa, tutte le realt dell'associazionismo, i tanti che abitano fuori citt, a Siracusa cos come nelle province vicine, che lo hanno conosciuto o lo hanno avuto come padre spirituale, che non hanno voluto mancare a questo momento.


Sono stati veramente in tanti, ieri sera, e cos marted dal palco di Piazza XX Settembre, a ringraziare questo anziano, ma pur sempre arzillo sacerdote, che ha dedicato la sua vita, e la sua stessa esistenza, alla cura spirituale, e non solo, dei canicattinesi. Intere generazioni, si sono stretti con rispetto e infinito affetto, attorno a questo loro parroco che in tutti questi anni, tra un catechismo e l'altro, una funzione, la visita ad un ammalato, l'assistenza ai giovani esploratori, e una parola di conforto o l'aiuto ad una famiglia bisognosa, ha sempre raccontato di quel suo sogno ricorrente: una grande tavolata nella piazza del paese con tutti i suoi concittadini, insieme in allegria. Un sogno che ieri sera, come in "Miseria e nobilt" il film di Vittorio Mattoli (1954) tratto dalla commedia di Eduardo Scarpetta con il grande Tot, si magicamente materializzato, alla fine della cerimonia religiosa, davanti agli occhi di un incredulo don Ro

s

ario Pitruzzello e dell'Arcivescovo mons. Salvatore Pappalardo.Una grande tavolata in tutta la Piazza XX Settembre, organizzata dai cittadini di Canicattini per omaggiare un vecchio sacerdote che ha fatto loro da guida spirituale, da pastore, ma soprattutto da amico. Piccole cose, ma significative, che ogni cittadini, ogni famiglia, ogni associazione, ha voluto mettere su quella grande tavola, per divederle con gli altri e con il loro parroco. Piccole cose, messe insieme dai volontari della Protezione Civile e dagli Scout

del Canic

attini B. 1 che sono diventate grandi, che hanno toccato il cuore di don Rosario, e non solo il suo, ma anche quello di ogni persona presente in quella piazza diventata ormai crocevia di culture, storie, arte e suoni diversi, mediterranei, europei, internazionali.Una scena di grande realismo, dove, come ha sottolineato il sindaco Paolo Amenta, che con l'Amministrazione e il Consiglio comunale hanno voluto omaggiare don Rosario di un quadro in bassorilievo, emerge la grandezza d'animo della gente di Canicattini, una comunit ancora sana, che sa produrre volontariato, costruire altruismo e guardare al futuro. Citt della Musica, dei grandi eventi, d

ell'in

cantevole bellezza dei suoi paesaggi e delle sue Cave, luogo tra la costa e gli altipiani iblei, dove ancora i rapporti e lo stare insieme, hanno l'antico significato di amicizia e di umanizzazione. Questa la Canicattini solidale e generosa che sa ritrovarsi insieme, in una sera di giugno, stretta attorno ad un "forestiero" che non ha mai chiesto, ma che al contrario ha dato e continua a dare tanto a quella che ormai da anni la "sua" citt e ai "suoi" concittadini. Una grande festa in una grande famiglia, al quale don Rosario Pitruzzello, da quasi cinquantenni, non ha mai fatto mancare la sua presenza di "padre" e le sue grandi mani, per be


nedire, battezzare, assistere, aiutare e, all'occorrenza, anche "elargire qualche scappellotto" a qualche "testa calda" per ricondurlo alla ragione. Un grande GRAZIE ad un uomo e pastore ch e con imme nsa generosit ha saputo sempr e ident ificarsi negli altri, nei pi bisognosi, e amato tanto i bambini, costruendo per loro opportunit di socializzaz ione e di crescita spirituale ed





umana.