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UN LUNGO DIBATTITO PER I PUNTI ALL'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO DI VENERDI

Scritto da Gaetano Guzzardo    Sabato 28 Giugno 2014 15:12

cani cons 27.06.14Solo due i punti all’ordine del giorno, oltre all’attività ispettiva, quelli discussi nella seduta di ieri sera del Consiglio comunale di Canicattini Bagni. I lavori, in continuazione della seduta dello scorso 20 giugno, sono stati aperti da un lungo dibattito relativo alla “Revoca stato di liquidazione, proroga termini di scadenza GAL-Agenzia di Sviluppo Val d’Anapo e approvazione modifiche statutarie”, sottoposto all’approvazione anche dei Consigli comunali degli altri Comuni dell’area montana che aderiscono al Gal Val d’Anapo, struttura consortile pubblico-privata nata 15 anni addietro con gli interventi e le programmazioni comunitarie del 2000 in poi.

 

 

Ad illustrare l’argomento è stato il sindaco Paolo Amenta, proponendo l’approvazione delle modifiche statutarie, considerato che il Gal, con l’ultima programmazione comunitaria 2007-2013 ha di fatto esaurito il suo compito di struttura di sostegno, dopo essere stato protagonista nel territorio, in questo decennio, dei due Piani Leader, del Patto Territoriale Verde, di tutta una serie di progettualità dai PIST ai PISU, per l’infrastrutturazione nei Comuni che lo compongono.

 

Una serie di progettualità incubate e seguite, quale ufficio unico, proprio dal Gal che, ultimamente, grazie alle premialità ottenute in questi anni, per l’ottima valutazione dei progetti nelle varie misure messe a bando, è riuscito a creare un fondo di rotazione progetti che ha interessato tutti i Comuni, permettendo così l’ulteriore partecipazione ai bandi comunitari dal quale altrimenti sarebbe stati tagliati fuori privi come sono di risorse finanziarie.

 

Come illustrato dal sindaco Amenta, c’è però adesso l’esigenza di fare un salto di qualità nell’intercettazione dei fondi comunitari di cui solo poco più del 40% sono stati spesi, essendo questi gestiti in tutte le sue fasi dalla Regione, con le pesantezze che questo ha comportato.

 

Per il primo cittadino, che nel suo ruolo di vice presidente regionale di AnciSicilia siede al tavolo della nuova programmazione comunitaria 2014-2020, la nascita di una Agenzia di Sviluppo, a maggioranza pubblica (51% Comuni, Camera di Commercio, Provincia, tra l’altro già soci della struttura Gal, e 49% privati, ovvero Associazioni rappresentative di interessi collettivi  e portatori di istante del territorio, quale le Categorie imprenditoriali e professionali, com’è già nei Gruppi di Azione Locale), che metta a frutta il bagaglio professionale e tecnico acquisito in questi anni nel raffrontarsi con le vari fasi della programmazione europea, che diventi incubatore e interfaccia tra il territorio,  la Comunità Europa, e la Regione, e non solo supporto tecnico, aiuterà ancora di più il territorio nel percorso di sviluppo e di crescita che si è dato, avendo un rapporto diretto con le strutture comunitarie per intercettare e catalizzare le necessarie risorse finanziarie.

 

All’intervento del sindaco ha fatto seguito la lettura del verbale della Commissione consiliare che demandava la decisione al Consiglio.

 

Si è così aperto il dibattito con l’intervento del capogruppo del Gruppo Misto, Sebastiano Cascone, che esponeva le sue preoccupazioni, evidenziando il pericolo di creare “un ulteriore struttura come l’Unione dei Comuni” che poi non ha dato i frutti sperati.

 

Molto più articolato l’intervento del capogruppo di minoranza “Trasparenza e Cambiamento”, Pietro Savarino, che definiva “poco chiaro e lacunoso” lo statuto della nascitura Agenzia Val d’Anapo, erede del Gal, il cui statuto, ha precisato l’esponente politico, a suo tempo non è stato sottoposto al vaglio e all’approvazione del Consiglio che ne votò solo l’adesione.

 

Per Savarino, pertanto, non si poteva procedere alla votazione se prima non venivano chiariti alcuni punti, ad iniziare dalla ripartizione delle varie quote societarie del valore nominale di 129 euro (in totale 10 mila euro la quota societaria), sia per quanto riguarda il privato che il pubblico, e il ruolo e le funzioni degli organismi, che non percepiranno alcuna indennità ma avranno diritto solo a rimborsi spese.

 

Un lungo dibattito quello che seguiva, che ha visto gli interventi, tra gli altri, anche del consigliere Emanuele Amenta di “Trasparenza e Cambiamento”, e del consigliere Sebastiano Trapani del “Gruppo Misto”, che chiedevano maggiore chiarezza sull’argomento; e ancora dei consiglieri di maggioranza Giusy Mara Ricupero e Michele Zocco e del loro capogruppo, Gaetano Amenta, favorevoli all’approvazione.

 

Per quest’ultimo, oggi più che mai è necessario che il Comune non si autoescluda dal contesto progettuale dello sviluppo del territorio e dall’accesso alle risorse europee. Per Amenta questo significa continuare a fare parte di una struttura tecnico-professionale, ieri Gal oggi Agenzia di Sviluppo, che sappia governare questo processo, “per dare speranza e un futuro ai nostri figli”.

 

Il capogruppo della maggioranza difendeva poi la scelta di dare vita all’Unione dei Comuni, nata nel 2003 proprio per più forte stando assieme, e ridurre i costi della gestione di determinati servizi. Se questo è fallito, rispondendo al consigliere Cascone, ha precisato Amenta, è stato per colpa delle politiche governative, ad iniziare da quella regionale, che hanno privato organismi come l’Unione, delle necessarie risorse.

 

Sull’argomento all’ordine del giorno è tornato poi il presidente del Consiglio Antonino Zocco, dando lettura della distribuzione delle quote societarie come richiesto dal consigliere Savarino (per il pubblico: 8, una ciascuno, quelle dei Comuni montani; 29 la Camera di Commercio; 9 la Provincia regionale; per il privato: 23 l’Agenzia; 12 le Associazioni di Categoria).

 

A questo punto il Consiglio è stato sospeso per alcuni minuti, al ritorno in aula, il punto posto in discussione veniva approvato con 8 voti favorevoli della maggioranza, l’astensione dei tre consiglieri del Gruppo Misto, Barbagallo, Cascone e Trapani, e il voto contrario dei due consiglieri di minoranza, Savarino ed Emanuele Amenta.

 

Rinviata ancora una volta la discussione sull’interrogazione relativa al trasporto studenti pendolari, per l’assenza in aula dell’interpellante, il consigliere Sebastiano Gazzara, convalescente. Il sindaco Amenta ha comunque dato notizia, come annunciato nella seduta precedente, che come AnciSicilia è stato presentato un emendamento, trasmesso all’ARS, per la modificare ed eliminare le limitazioni previste dall’art. 25 del nuovo disegno di legge sul “Diritto allo studio”, che si occupa di trasporto,  sulla gratuità dell’abbonamento, in modo da allargarlo anche a quegli studenti che a parità di indirizzo scelgono di iscriversi in scuole “non vicine al Comune di residenza”.

 

Si è così passato al punto aggiuntivo chiesto nella conferenza dei capigruppo dal capogruppo di “Trasparenza e Cambiamento”, Pietro Savarino, sulla “geografia politica del Consiglio”.

 

Un argomento che lo stesso ha precisato, è stato chiesto per capire, non tanto l’appartenenza partitica, bensì le posizioni e il loro porsi nei confronti dell’Amministrazione e della maggioranza del sindaco Amenta, dei sei consiglieri di minoranza (tre “Trasparenza e Cambiamento” e tre “Gruppo Misto”), in particolare, precisava, del “Gruppo Misto”, che a suo dire, rappresentava posizioni “ibride” che non potevano essere inserite nelle Commissioni, dalle quali il suo gruppo si era autoescluso, ritenendo non giusto accogliere anche i consiglieri del “Misto”.

 

A Savarino rispondeva il capogruppo del “Misto”, Sebastiano Cascone, ritenendosi offeso dalla richiesta di Savarino di sottoporre a controllo e a dibattito le libere scelte di tre consiglieri che non hanno inteso riconoscersi, lungo il percorso, seppure mantenendo le loro diversità ideologiche o di appartenenza, negli attuali due gruppi di minoranza e maggioranza.

 

Stesso concetto veniva ribadito dal consigliere Sebastiano Trapani che definiva la scelta del “Misto” una scelta di libertà che non poteva essere “ricondotta e identificata” con uno dei due gruppi, ma con quella dello stesso Consiglio, e che come tale garantiti dallo Statuto e dal Regolamento che assegna le Commissioni “in modo proporzionale ai gruppi presenti in aula”, e non per la collocazione o il nome che portano.

 

La consigliera Loretta Barbagallo, dal canto suo, confermava la sua adesione al PD e difendeva la sua scelta di stare nel “Misto”.

 

Il dibattito a questo punto si “allentava”, vista anche l’ora tarda, con la ferma difesa ognuno delle proprie posizioni e il presidente Zocco, esauriti gli interventi, passava all’attività ispettiva.

 

Sono stati i consiglieri Savarino e Cascone a porre al sindaco una serie di domande per chiederne l’intervento. Savarino ha posto in evidenza i problemi creati al traffico della zona bassa della città con i lavori di via Principessa Jolanda, e chiesto al primo cittadino quando provvederà alla nomina del nuovo assessore, tra l’altro proprio alla viabilità, dopo le dimissioni a maggio di Salvo Di Blasi; mentre Cascone ha chiesto che vengano eliminati dai marciapiedi, davanti ad alcune abitazione, i supporti in ferro e le barriere realizzate in materiale plastico poste a protezione dei portoni d’ingresso durante le piogge, ma di fatto lasciate li perennemente, che rappresentano un pericolo per la circolazione.

 

Il sindaco ha garantito il suo intervento e quello della Polizia Municipale per risolvere le problematiche esposte, comunicando altresì, per quanto riguarda il completamento della Giunta, di  avviare a breve la discussione in seno alla maggioranza che potrebbe anche prevedere una nuova distribuzione delle deleghe assessoriali.

 

VIDEO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Ultimo aggiornamento ( Sabato 05 Luglio 2014 22:57 )
 

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