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Un’artista canicattinese, Vincenzo Nitto, dall’8 al 31 Luglio alla Mostra d’Arte Contemporanea “Hic et Nunc” al Museo Civico di Rocca Flea di Gualdo Tadino (PG)

Scritto da Gaetano Guzzardo    Martedì 05 Luglio 2016 15:15

rocca fleaC’è anche un artista canicattinese alla collettiva  “Hic et Nunc” che prenderà vita dall’8 al 31 luglio  al Museo Civico di Rocca Flea di Gualdo Tadino in provincia di Perugia. Si tratta di Vincenzo Nitto, 62enne carrozziere di professione ma scultore per passione, che insieme agli artisti siracusani Umberto Mario Garro e Cetty Midolo, prenderà parte della Mostra d’Arte Contemporanea tripersonale “Hic  et Nunc”.

 

 

La mostra, curata da Catia Monacelli ed Elisa Polidori, è promossa dal Polo Museale di Gualdo Tadino con il patrocinio dei Comuni di Canicattini Bagni, Siracusa, Gualdo Tadino e delle Regioni Sicilia e Umbria.

 

Vincenzo Nitto raccoglie in se tutta la storia e la tradizione dei maestri scalpellini canicattinesi, scolpendo la pietra tipica degli Iblei, il calcare bianco dorato, rappresentando figure astratte che sono ben presto diventate il suo biglietto da visita. Le sue mille pietre inanimate assumono forme sempre nuove e diverse, che richiamano volti di uomini abituati a non rivelarsi totalmente, quasi un po’ ad avvicinarsi alla mitologia greca: figure mitologiche e forme astratte che regalano alla pietra morbidezza e sinuosità, nonostante la natura calcarea della materia prima. 

 

«Nitto si muove in ambiti scultorei simili alle antiche maestranze artigianali della antica provincia  siracusana iblea - afferma il professore Umberto Mario Garro, docente di Disegno e Storia dell’Arte nel Liceo Scientifico Statale “Luigi Einaudi”di Siracusa, e Metodologia degli Stili, Mass Media e Antropologia Culturale ed Etnologia all’Accademia di Belle Arti “Val di Noto”, presente anch’egli alla collettiva - retaggio di culture amalgamate nel tempo con tutte le civiltà che si sono susseguite nel territorio culla di civiltà e di storia. La sua opera artistica realizza una ricognizione figurativa scultorea dalle tante sfaccettature che rievoca antiche leggende della realtà del territorio ombroso e ricco di riferimenti idrografici e orografici. Le sue opere sono scolpite nella tenera roccia  tufacea del pliocene superiore emerso per primo dal mare con i Monti Iblei. La sua creatività luminosa e fervida riesce ad esprimere ciò che la mente dell’artista vuole realizzare».

 

«Siamo sempre disponibili a patrocinare iniziative artistiche che mettono in risalto il patrimonio culturale ibleo - ha sottolineato il Sindaco Paolo Amenta - così come l’antica arte e la maestria dei nostri scalpellini, protagonisti nella storia, e ancora oggi, di un percorso artistico di rilievo che si sottopone all’attenzione del mondo, come dimostra l’esperienza di questi giorni, per il terzo anno consecutivo di Lap-Idèo, il workshop di scultura che si svolge all’Agriturismo Stallaini, proprio sulla lavorazione della pietra bianca degli Iblei, e che richiama importanti artisti e scuole internazionali. Mostrare fuori dal nostro territorio, come fa Vincenzo Nitto, scultore autodidatta, questo patrimonio e la bravura dei nostri artisti-scalpellini, è per noi motivo di orgoglio e di promozione del territorio Ibleo con le sue bellezze, la sua storia e la sua arte».

 

Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 06 Luglio 2016 17:17 )
 

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